Inchiesta Eni, la difesa punta su vizi procedurali

Lettera43 ECONOMIA

Puntano sull'insufficienza di prove e su vizi procedurali, gli avvocati dell'ex ministro nigerianio del Petrolio Dan Etete e del mediatore Emeka Obi coinvolti nell'inchiesta sulla presunte tangenti pagate da Eni per una concessione petrolifera in Nigeria. (Lettera43)

Su altri giornali

Racconta Luigi Bisignani, uomo di «collegamento» della politica romana e presunto mediatore dell'affare Eni: «Ci aspettavamo delle commissioni. (La Stampa)

Perché ieri, con i palazzi di giustizia appena riaperti, parte il secondo siluro giudiziario verso l'universo del presidente del Consiglio. Se a venire ... (il Giornale)

Potessi lo rifarei domattina», scrive su Twitter il presidente del Consiglio, commentando l’in... All’indomani delle rivelazioni sulle tangenti in Nigeria non chiede passi indietro agli amministratori dell’Eni. (La Stampa)

Milano, 11 set. (TMNews)

Il giorno dopo la notizia che l'amministratore delegato, Claudio Descalzi, è indagato dalla Procura di Milano insieme al suo predecessore, Paolo Scaroni, nell'ambito di un'inchiesta per presunta corruzione internazionale da parte della società in Nigeria nel ... (Corriere della Sera)

Con un tweet Matteo Renzi si è schierato al fianco dell'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, indagato dalla procura di Milano per una presunta tangente che potrebbe essere stata pagata in Nigeria nel 2011. (Milano Finanza)