Stellantis, Re David-De Palma (Fiom): "Inaccettabili 1100 esuberi in Sevel"

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E’ urgente stabilizzare i precari e avviare un contratto di espansione per favorire l’aggancio alla pensione dei più anziani.

Per la FIOM non c’è più tempo occorre convocare le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori, mettere in campo iniziative di lotta fino allo sciopero e di farlo con l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali”.

Tutti i lavoratori in Sevel hanno garantito la produzione dei veicoli commerciali leggeri in un mercato in forte espansione, ma oggi è arrivata la doccia fredda. (Vasto Web)

Ne parlano anche altre fonti

Il grosso problema è che tutto ciò produce esuberi di personale, e già si parla di 900 lavoratori in eccedenza. Alla Sevel di Atessa, meno microchip significano meno furgoni prodotti. (ClubAlfa.it)

I rappresentanti dei lavoratori puntano ad indire uno sciopero nell’immediato futuro. Sarà interrotta la trasferta di circa 600 cassintegrati e 300 lavoratori su 750, tutti contratti di somministrazione, staranno a casa. (FormulaPassion.it)

Sevel, si aggrava la crisi dei chip. I sindacati: "Taglio per 900 lavoratori" di Diego Longhin. Lo stabilimento dei veicoli commerciali di Atessa lavora a 18 turni per garantire la massima produttività, ma scenderà a 15. (la Repubblica)

Loading. Dal 27 settembre prossimo l’organizzazione del lavoro in Sevel passerà da 18 a 15 turni settimanali – da tre a due al giorno – con un impatto pesante su volumi produttivi, indotto e occupazione. (Il Sole 24 ORE)

Ma resta da discutere il futuro di tutti gli altri stabilimenti italiani e l’aggravarsi della crisi di approvvigionamento dei microchip rende tutto più complicato” Un colpo durissimo per Sevel che era nel pieno di una crescita produttiva e che aveva effettuato il passaggio da 15 a 17 turni nell’ottobre 2019, e poi a 18 turni lo scorso 2 maggio per far fronte a maggiori richieste di mercato. (LANCIANO24.IT)

A quanto sembra nessuno della pianta organica verrà toccato, il taglio riguarda 600 addetti cassaintegrati in altre fabbriche del gruppo che faranno ritorno alla base fino al termine dell’emergenza. Altri 300 operai erano in “affitto” (staff-leasing appunto) da aziende esterne il cui contratto prevede proprio un utilizzo a tempo. (Il Messaggero)