«Il mutuo a misura dei giovani» , lunedì 27 in edicola gratis con Corriere della Sera

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Corriere della Sera ECONOMIA

I più penalizzati sono i giovani, ma oggi e fino alla metà del 2022, salvo proroghe, per chi ha meno di 36 anni c’è un provvedimento governativo che almeno riesce a ovviare alla mancanza di contanti.

Uno degli ostacoli che più spesso si frappongono tra la voglia di acquistare casa e la possibilità di farlo è l’impossibilità di ottenere un mutuo.

Così lunedì prossimo, 27 settembre, in allegato gratuito al Corriere, sarà disponibile in edicola (e sul web per gli abbonati all’edizione digitale) «Il mutuo a misura dei giovani», una guida curata da Massimo Fracaro e Nicola Saldutti redatta da Gino Pagliuca con il supporto di Crédit Agricole. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

È dunque il momento di comprare casa, soprattutto la prima casa, visto anche che i prezzi degli affitti in molte città superano quelli della rata di un mutuo. I migliori mutui prima casa di settembre 2021. (Segugio.it)

Nel primo semestre 2021 è aumentata infatti del +3,6% (rispetto a un anno fa) fino a portare la quota totale degli italiani con almeno un mutuo al 42,7%. Inoltre, circa il 30%ma attingendo ai risparmi familiari. (We Wealth)

Serve dunque affrettarsi e approfittarne adesso se si ha bisogno di un mutuo per acquistare casa: i tassi, come vedrete, sono tra i più convenienti al mondo. Tassi mutuo a tasso fisso: Italia in vetta. (Money.it)

Ma con la ripresa e la normalizzazione in vista da parte delle Banche centrali, nel prossimo futuro potrebbe esserci una risalita dei costi Mutui, in Italia i tassi più vantaggiosi rispetto agli altri Paesi. (la Repubblica)

Al contrario da gennaio a settembre, la domanda di mutui acquisto è salita dal 63% al 72%. L’analogo indice per i mutui a tasso variabile nel mese di settembre 2021 registra una media di -0.55%, non sono state evidenziate variazioni rilevanti rispetto ai mesi precedenti (idealista.it/news)

Secondo i dati Istat, il numero di dipendenti a tempo indeterminato e autonomi che hanno smesso di lavorare nel corso della pandemia è stato consistente (figura 1). Tutte le categorie lavorative (a tempo indeterminato, autonomi, a tempo determinato) sono state colpite dalla pandemia e molti individui, non solo quelli con contratto a tempo determinato, hanno perso il lavoro. (Lavoce.info)