Portogallo: quando i garofani sbocciarono dai cannoni

la Repubblica ESTERI

Lisbona. Bisogna guardare verso il Tago, dando le spalle all’arco di trionfo di Piazza del Commercio, la porta di Lisbona. Guardare oltre la banchina per tornare a cinquant’anni fa, quando la città viene liberata nell’arco di una giornata da una dittatura estenuante durata 48 anni, la più longeva d’Europa. Quel giorno, il 25 aprile 1974, il cielo era mutevole, nuvole e pioggia. Un vento atlantic… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Impensabile, solo 5 anni fa. E invece, nell’edizione delle 13 del telegiornale della seconda rete Rai è andato in onda un servizio dedicato ai 50 anni della Rivoluzione dei Garofani, a quel 25 aprile del 1974 che rovesciò 41 anni di dittatura di Estado Novo. (Eurofestival News)

Nel 1974 l’Europa era ormai uscita dal buio della seconda guerra mondiale e dei regimi totalitari. La Germania ne pagava ancora il prezzo attraverso il Muro di Berlino, mentre Francia e Italia avevano visto lo splendore del boom economico che già stava tramontando. (Il Fatto Quotidiano)

La giornata è segnata da numerose celebrazioni ufficiali che si svolgono in diverse parti del paese, riflettendo l’importanza di questa data nella storia portoghese. Il Portogallo ha celebrato un momento storico significativo: il 50° anniversario della Rivoluzione dei Garofani (Tempo Italia)

Questo romanzo di Marco Ferrari, Alla rivoluzione sulla due cavalli (Laterza, pp. 168, euro 18), già uscito da Sellerio e diventato un film con la regia di Maurizio Sciarra, Pardo d’oro al Festival del cinema di Locarno nel 2001, è un doppio viaggio nel tempo, in quello della Storia ma anche della memoria dell’ultima rivolta contro la dittatura militare più longeva d’Europa. (il manifesto)

Ilfattoquotidiano.it ha intervistato uno dei Capitani che organizzarono il rovesciamento del salazarismo fascista del 25 aprile 1974. "Ci vollero 8 mesi di lavoro. (Il Fatto Quotidiano)

La signora dei garofani ha 91 anni e in questi giorni vive a Alcobaça, nella casa della figlia e della nipote. Celeste Caeiro è entrata nella storia, non solo portoghese, con il semplice gesto di donare un fiore a un soldato il 25 aprile 1974 in piazza Rossio, nel cuore di Lisbona (Il Fatto Quotidiano)