C'era una volta in Bhutan, la recensione

La recensione di C’era una volta in Bhutan, il film che racconta della vera elezione simulata che si tenne in Bhutan nel 2005 Nel 2005 in Bhutan si sono tenute delle finte elezioni. Una simulazione di elezione in un paese che non ne aveva mai avute ma doveva prepararsi ad averne, perché tre anni dopo il monarca avrebbe rinunciato al suo ruolo e lo stato sarebbe diventata una democrazia. È uno spunto grandioso per un documentario, uno di quelli cioè che scatena molte domande molto specifiche la risposta alle quali, è facile immaginare, è strana, esotica e fuori dagli schemi tanto quanto l’idea stessa di simulare delle elezioni con tre partiti: uno per la conservazione, uno per il progresso industriale e uno per uguaglianza e giustizia. (BadTaste.it Cinema)

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Il regista Pawo Choyning Dorji, già candidato all’Oscar per il miglior film internazionale, racconta il suo paese in C’era una volta in Bhutan, una commedia ironica e brillante che arriva al cinema il 30 aprile. (LifeGate)

Nei cinema italiani con Officine UBU “The Monk and the Gun”, il nuovo film di Pawo Choyning Dorji, il regista buthanese del film candidato all’0scar Lunana: Il villaggio alla fine del mondo. C’era una volta in Buthan: trailer e clip in italiano del nuovo film del regista di “Lunana” (Al cinema dal 30 aprile) (Cineblog)

Già con Lunana – Il villaggio alla fine del mondo Dorji aveva conseguito un traguardo che pochi – se non addirittura, nessuno – prima di lui erano stati in grado di raggiungere: cioè dare corpo sul grande schermo agli usi e i costumi di una popolazione, come quella dei territori agresti buthanesi, che non sapeva neanche cosa il cinema fosse (dal punto di vista tecnologico) o cosa rappresentasse da una prospettiva socio-culturale. (Sentieri Selvaggi)

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Cinema Astra, Piazza Cesare Beccaria 9, Firenze (T. 340 4551859 – attivo negli orari di apertura del cinema) Regno del Bhutan, 2006. La modernizzazione è finalmente arrivata. Il Bhutan diventa l’ultimo paese al mondo a connettersi a Internet e alla televisione, e ora è la volta del cambiamento più grande di tutti: il passaggio dalla monarchia alla democrazia. (Fondazione Stensen)

Vi spieghiamo perché non dovreste perderlo. (ComingSoon.it)