Milano ruggisce a +2,2% prima della Fed. Impennata di Stellantis (+4,8%), Bper guida rally banche Ftse Mib

Finanzaonline.com ECONOMIA

Piazza Affari in corsa oggi con rialzi superiori al 2% sotto la spinta di banche e titoli oil.

A fare la voce grossa sono poi i titoli oil (+4,46 Tenaris, +3,68% Saipem e +2,98% Eni) sotto la spinta del petrolio.

A dare sostegno a Leonardo oggi è stato l'outlook convincente di Lockheed Martin

Sebbene la Fed non dovrebbe apportare alcun cambiamento oggi dovrebbe fornire maggiori dettagli sulla politica più restrittiva prevista nel corso del 2022, forse già a marzo. (Finanzaonline.com)

Se ne è parlato anche su altre testate

La Fed lascia i tassi invariati. Il rialzo del tassi che, secondo molti membri del direttorio della Federal Reserve potrebbe essere deciso a marzo, sarebbe il primo dal 2018. (Milano Finanza)

Rassicurazioni che non sono bastate alla direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, che ha avvertito che l’aumento dei tassi d’interesse da parte della Fed potrebbe “raffreddare” la già debole ripresa economica di alcuni Paesi. (Wall Street Italia)

Ottima giornata per i titoli tech, con gli investitori che prendono posizione sulle azioni che sono state più colpite nella scorse sedute, a causa dei timori che la Federal Reserve possa accelerare la normalizzazione monetaria per combattere l'inflazione. (Teleborsa)

Infine, in attesa del discorso del numero uno della Fed, i rendimenti si mantengono al rialzo: il rendimento del Treasury sale dell'1,790%, mentre in Italia il Btp decennale è all'1,402% con lo spread Btp/Bund che sfiora a 139 punti Guardando ai dati macro, State Street Global Markets ha pubblicato oggi i risultati dello State Street Investor Confidence Index (Ici) relativi a gennaio 2022. (Milano Finanza)

Più in generale, prosegue la nota, gli dicatori economici e quelli relativi al mercato del lavoro, hanno continuato a rafforzarsi. a Federal Reserve, al termine della due giorni di riunione, ha lasciato i tassi invariati tra lo 0 e lo 0,25% e ritiene che con un'inflazione ben al di sopra del 2% e un mercato del lavoro forte, sarà appropriato aumentare i tassi d'interesse statunitense. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

"Con un'inflazione ben al di sopra del 2% e un mercato del lavoro forte, il comitato prevede che", si legge nel comunicato diffuso al termine dei due giorni di riunione. "Le condizioni finanziarie complessive rimangono accomodanti, riflettendo in parte le misure politiche a sostegno dell'economia e del flusso di credito alle famiglie e alle imprese statunitensi", viene sottolineato. (Teleborsa)