Petrolio in rialzo per il cyber-attacco all’oleodotto Colonial in Usa

Corriere della Sera ECONOMIA

I prezzi del petrolio sono ancora in rialzo dopo l’attacco hacker in Usa venerdì 7 alla società Colonial Pipeline, che gestisce il principale oleodotto del Paese costringendola all’interruzione delle forniture di petrolio lungo la costa Sud-Est degli Stati Uniti.

Il gasdotto fornisce quasi la metà di tutto il carburante consumato sulla costa orientale degli Stati Uniti e prodotti raffinati a oltre 50 milioni di americani. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

“Scusate l’abbiamo fatto per soldi e non per creare caos o disagi ai consumatori” Gli hacker-gentiluomini - così almeno si autodefiniscono loro – di Darkside colpiscono ancora. Il collettivo di pirati del web non è nuovo a colpi di questo genere. (La Repubblica)

Sherwood-Randall ha inoltre assicurato che non ci sono carenze di offerta di carburante e che l'amministrazione si sta preparando per diversi scenari di contingenza Nessun danno subito. La Colonial Pipeline, il maggior oleodotto degli Stati Uniti, non ha subito danni per l'attacco informatico dei giorni scorsi e potrebbe tornare in funzione "relativamente presto". (Notizie - MSN Italia)

Nessun danno subito. La Colonial Pipeline, il maggior oleodotto degli Stati Uniti, non ha subito danni per l’attacco informatico dei giorni scorsi e potrebbe tornare in funzione “relativamente presto”. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Ovvero cos'è e come opera davvero D… - Marilenapas : RT @MattiaBBagnoli: Il titolo è un po' troppo blando rispetto alla miniera d'informazioni che contiene Read More Punto Informatico L'articolo DarkSide non voleva creare problemi sociali Punto Informatico proviene da HelpMeTech. (Zazoom Blog)

Una chiusura di quattro o cinque giorni, provoca carenze nei terminali che arrivano alle stazioni di servizio. Mentre in Europa, secondo i dati di Refinitiv, i trader di energia si sono assicurati almeno sei petrolifere per inviare il gasolio negli Stati Uniti (Corriere del Ticino)

Rispondendo alla domanda se crede che Vladimir Putin possa essere coinvolto nell’attacco, Biden ha risposto che ci sono prove che il ‘ransomware’, ossia la richiesta di riscatto dopo aver ‘preso in ostaggio’ un sistema informatico, provenga dalla Russia, ma ha precisato che finora non ci sono evidenze di un coinvolgimento del governo di Mosca. (L'HuffPost)