La sindrome dell'Avana non lascia tracce evidenti nel cervello

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Un nuovo tassello si aggiunge al quadro, non ancora del tutto chiaro, della misteriosa sindrome che, a partire dal 2016, ha interessato in diversi episodi il personale federale di Stati Uniti e Canada in vari sedi diplomatiche sparse per il mondo. Il malessere (un insieme di sintomi che includono vertigini, nausea, mal di testa, spossatezza, alterazioni dell'udito e dell'equilibrio, perdite di memoria) soprannominato "sindrome dell'Avana" (Havana Syndrome) perché inizialmente denunciato da funzionari e diplomatici USA di stanza nella capitale cubana, non sembrerebbe lasciare segni permanenti nel cervello. (Focus)

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Si tratta di una sindrome di origine ignota, che si presenta con sintomi come mal di testa, nausea, vertigini, percezione di rumori molto forti seguiti da una sensazione di pressione alla testa. La sindrome dell'Avana viene studiata dal 2016, quando colpì alcuni ufficiali governativi statunitensi e canadesi stanziati, appunto, all’Avana, Cuba. (WIRED Italia)