Ilaria Salis candidata Avs: perché con l'elezione sarebbe libera ma rischia un nuovo arresto

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Se Ilaria Salis si candida con Alleanza Verdi Sinistra alle elezioni europee e viene eletta, dovrà essere scarcerata. Poi l’Ungheria potrà chiedere al Parlamento Europeo un nuovo arresto. Che però si dovrà votare in Assemblea. Le regole infatti sono dalla parte della maestra di Monza accusata di lesioni aggravate a Budapest. E mentre il padre Roberto dice che ha ricevuto offerte anche dal Partito Democratico e che quella della figlia non sarebbe una fuga dal processo, i precedenti in Italia e in Europa dicono che l’insegnante italiana da 14 mesi in cella potrà uscire dal carcere soltanto se vincesse il seggio a Bruxelles (Open)

Ne parlano anche altre fonti

Di Euronews "Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee". (Euronews Italiano)

Il comunicato di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi Sinistra giunge alle 19 dopo una giornata confusa. “Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee”. (Il Fatto Quotidiano)

“In queste ore i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi”, la nota diffusa dal partito di sinistra: “L’idea è che intorno alla candidatura di Ilaria Salis si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri”. (Nicola Porro)