Il Papa ai cattolici di Terra Santa: non vi lasceremo soli

Avvenire ESTERI

Cari fratelli e sorelle, da tempo vi penso e ogni giorno prego per voi. Ma ora, alla vigilia di questa Pasqua, che per voi sa tanto di Passione e ancora poco di Risurrezione, sento il bisogno di scrivervi per dirvi che vi porto nel cuore. Sono vicino a tutti voi, nei vostri vari riti, cari fedeli cattolici sparsi su tutto il territorio della Terra Santa: in particolare a quanti, in questi frangenti, stanno patendo più dolorosamente il dramma assurdo della guerra, ai bambini cui viene negato il futuro, a quanti sono nel pianto e nel dolore, a quanti provano angoscia e smarrimento. (Avvenire)

La notizia riportata su altre testate

«La giornata di Terra Santa costituisce un’importante occasione pastorale, una preziosa opportunità per sensibilizzare i fedeli sulla realtà della Chiesa che vive nei Luoghi Santi, dove Gesù ha compiuto l’opera della nostra redenzione”, dichiara Mons. (Zonalocale)

Il Santo Padre, pellegrino in Terra Santa nel 2014, cercò di fare incontrare il presidente dello Stato d’Israele, Shimon Peres e il presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen. (L'Osservatore Romano)

CITTÀ DEL VATICANO - «In questi tempi oscuri, in cui sembra che le tenebre del Venerdì santo ricoprano la vostra Terra e troppe parti del mondo sfigurate dall’inutile follia della guerra, che è sempre e per tutti una sanguinosa sconfitta, voi siete fiaccole accese nella notte; siete semi di bene in una terra lacerata da conflitti». (Corriere della Sera)

Le offerte raccolte durante le celebrazioni del giorno in tutte le chiese sostengono i Francescani della Custodia nella conservazione dei Luoghi Santi e nelle attività pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali che favoriscono la presenza cristiana nell’area (Diocesi di MIlano)

Una lettera indirizzata alle comunità di una terra tanto martoriata La carezza del Papa ai cristiani della Terra Santa (La Voce del Popolo)

«Non siete soli e non vi lasceremo soli, ma rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità operosa, sperando di poter tornare presto da voi come pellegrini, per guardarvi negli occhi e abbracciarvi, per spezzare il pane della fraternità e contemplare quei virgulti di speranza cresciuti dai vostri semi, sparsi nel dolore e coltivati con pazienza». (Diocesi di MIlano)