Dieselgate, Volkswagen condannata a risarcire i clienti (ma non a prezzo pieno)

EuropaToday ECONOMIA

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I giudici hanno stabilito che i clienti truffati hanno diritto, se lo vorranno, al risarcimento del prezzo del veicolo, anche se questo dovrà essere calcolato in base all'usura dell'automobile.

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Ne parlano anche altre testate

Sul colosso Volkswagen pende la spada di Damocle di 60 mila cause in tribunale. “E’ una sentenza fantastica”, esulta il denunciante, Herbert Gilbert, secondo il quale la decisione di Karlsruhe “non aiuta solo me, ma altre migliaia di denuncianti in attesa da anni”. (AGI - Agenzia Italia)

L'importo da pagare agli automobilisti tedeschi che vogliono indietro i soldi dipenderà dal chilometraggio dell'auto, ha detto la Corte federale di giustizia. La sentenza stabilisce un precedente importante per decine di migliaia di persone che hanno acquistato veicoli dotati di dispositivi in grado di imbrogliare sui test delle emissioni, uno scandalo che dal settembre 2015 ha sconvolto la Volkswagen e l'industria automobilistica in generale. (Adnkronos)

L'importo da versare agli automobilisti tedeschi che chiedono un rimborso dipenderà dal chilometraggio dell'auto. Secondo i giudici, la casa automobilistica, installando dei programmi per far sembrare i motori meno inquinanti di quello che fossero, ha ingannato sistematicamente per anni le autorità per assicurarsi maggiori profitti. (RSI.ch Informazione)

La sentenza stabilisce un precedente importante per decine di migliaia di persone che hanno acquistato veicoli dotati di dispositivi in grado di imbrogliare sui test delle emissioni, uno scandalo che dal settembre 2015 ha sconvolto la Volkswagen e l’industria automobilistica in generale. (Ticinonews.ch)

I giudici avevano disposto che al cliente fossero ripagati 26 mila euro per "danneggiamento intenzionale", sottraendo dalla cifra complessiva l'ipotetico deprezzamento legato all'utilizzo della vettura. (Milano Finanza)

Lo ha appena deliberato l’alta Corte tedesca per le controversie civili, infliggendo un nuovo duro colpo alla casa automobilistica a distanza di cinque anni dallo scoppio dello scandalo sulle emissioni, denominato dalla stampa Dieselgate. (AlVolante)