Vincenzo Agostino, la camera ardente allestita nella cappella della caserma Lungaro fino alle 20

La Repubblica INTERNO

L’ha sempre saputo Vincenzo Agostino che la sua non era una battaglia personale. In questi trentacinque anni alla sua barba, ormai bianca e lunga nella saggezza dei suoi 87 anni, si sono aggrappati generazioni di studenti, insegnanti, imprenditori che hanno trovato il coraggio di denunciare il “pizzo”, giornalisti, e tutta la gente onesta di Palermo e non solo, che con lui e come lui era alla ric… (La Repubblica)

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Anche la comunità scolastica dell’Istituto De Castro di Oristano piange la morte di Vincenzo Agostino, tra i simboli della lotta alla mafia, che fino all’ultimo ha chiesto giustizia per la morte del figlio Nino, l’agente di polizia assassinato dalla mafia, assieme alla moglie incinta, Ida Castelluccio, l’8 agosto del 1989. (Oristano Noi)

"Il mio ricordo è di un nonno guerriero, un nonno che non ha mai smesso di fino alla fine e che ho accompagnato in tutta Italia in questo percorso di verità giustizia e di lotta. Tutto questo fa capire che non sono solo e che la mia famiglia non è sola in questa lotta". (Il Messaggero Veneto)

Si è aperta intorno a mezzogiorno la camera ardente alla Caserma Lungaro della polizia di Stato, a Palermo, di Vincenzo Agostino, il papà dell’agente della polizia di stato Nino, ucciso da Cosa Nostra assieme alla moglie Ida Castelluccio, l’8 agosto 1989. (Giornale di Sicilia)

PALERMO – Vincenzo Agostino non ce l’ha fatta. È morto a 87 anni, prima di ottenere una verità, almeno giudiziaria, definitiva. Lo aveva giurato sulla tomba del figlio. Non si sarebbe tagliato la barba fino a quando mandanti e killer non sarebbero stati condannati. (Livesicilia.it)

Per 35 anni, da quel tragico 5 agosto del 1989 in cui il figlio Nino e la moglie Ida... Se n'è andato all'età di 87 anni Vincenzo Agostino, uno dei simboli della lotta a Cosa nostra. (Virgilio)