Brancaccio e gli effetti collaterali di un tennis che non può fare a meno delle scommesse

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Tennis e scommesse. Uno sfizio per gli appassionati, un problema per i giocatori e un settore lucrativo per ATP, WTA, ITF, tornei e malintenzionati. Il dramma sportivo di Raul Brancaccio, sconfitto nella sua Napoli dopo aver fallito sette match point e con il pubblico partenopeo ‘inaspettatamente’ a favore del francese Herbert, ha riportato in auge un tema ciclicamente discusso e con diversi piani di dibattito. (SPORTFACE.IT)

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Inizia così il post-denuncia di Raul Brancaccio, tennista 26enne originario di Torre del Greco e numero 321 al mondo, che ha usato Instagram per sfogarsi dopo essere stato eliminato dal francese Hugues Herbert alla Napoli Tennis Cup. (ilmattino.it)

Raul Brancaccio si è sfogato in un post su Instagram all’indomani della rocambolesca sconfitta al primo turno nel Challenger di Napoli. A ferire maggiormente il classe ’97 è stato però il tifo contro riservatogli dal pubblico partenopeo, probabilmente a causa delle scommesse sportive che pendevano sul suo avversario. (SPORTFACE.IT)

Sprecati sette match point al Tennis Napoli Cup Un napoletano che attacca i napoletani: è tanto grande la delusione di Raul Brancaccio per aver sprecato 7 palle match che non le ha mandate a dire a gran parte del pubblico che gli ha tifato contro nel corso dell’incontro perso 3-6 7-5 6-0, valevole per il Challenger 125 Tennis Napoli Cup, che si sta disputando sul lungomare partenopeo. (Internapoli)

Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausi". Gente ignorante, inutile e vergognosa che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. (Metropolisweb)

Un incubo. Non ci sono altri termini per definire ciò che ha vissuto il tennista campano Raul Brancaccio , "vittima" dell'antisportitività prima che del suo avversario in campo. (Gazzetta del Sud)