Maggiorato il credito d'imposta per investimenti in beni immateriali 4.0

Fiscal Focus ECONOMIA

Maggiorato il bonus per investimenti in beni immateriali 4.0 –. 15,7 milioni di euro per l'anno 2022;. 19,6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024;. 3,9 milioni di euro per l'anno 2025.

“decreto aiuti”) in vigore dal 18 maggio 2022, nell’ambito delle misure per la ripresa economica, la produttività delle imprese e l'attrazione degli investimenti, contenute nel Capo III, il quale dispone pure l’incremento del credito d’imposta “Formazione 4.0”. (Fiscal Focus)

Ne parlano anche altre testate

Per restare al passo con i tempi, specialmente in questi anni di rivoluzione tecnologica, le imprese hanno necessità di investire. La più importante è certamente il credito d’imposta 4.0, voluto dal ministero dello Sviluppo economico per supportare chi investe in beni strumentali innovativi, materiali e immateriali, necessari per una trasformazione in termini tecnologici e digitali (da qui, appunto, l’utilizzo della sigla 4.0) dei processi produttivi. (Scenarieconomici)

Successivamente l'articolo 1, comma 1056, della legge n. 178 del 27 dicembre 2020 (legge di bilancio 2021) ha innovato la predetta disciplina. La normativa pone gli obblighi di conservazione documentale a carico dei beneficiari dell'agevolazione in parola, ai fini dei successivi controlli. (Ipsoa)

termine lungo.Si tratta del versamento entro la fine del 2025 di un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione, nonché, entro lo stesso termine, dell’accetazione dell’ordine da parte del venditore. (Fiscal Focus)

Attenzione Solo per gli investimenti effettuati in beni immateriali Industria 4.0 tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 giugno 2023 a condizione che il credito sia stato prenotato entro il 31 dicembre 2022) il credito d’imposta spetta nella misura del 50%, nel limite di spesa di € 1 milione). (Ipsoa)

Tax credit beni strumentali nuovi, collaudo anche senza riferimenti normativi. (Italia Oggi)

9/E del 23 luglio 2021 ha chiarito che il momento di effettuazione degli investimenti va individuato secondo le regole fissate dall’articolo 109, commi 1 e 2, del TUIR.In pratica, quindi,Sono fatti salvi, vale a dire che beneficiano del credito d’imposta nella misura ordinaria del 6%, gli investimenti realizzati nel cd. (Fiscal Focus)