Inflazione e calo della fiducia mandano i consumi in negativo

la Repubblica ECONOMIA

Dalle stime preliminari appena diramate, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività rallenta, passando dal +8,2% su base annua rilevato lo scorso aprile al 7,6% di questo mese. Una decelerazione che non basta a riportare la fiducia tra i consumatori, né a ravvisare una ripresa dei consumi. Questo risultato è fortemente influenzato dal rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati che passano dal +26,6% al +20,5%. (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

I mercati vedono una stretta a giugno, ma iniziano a mettere in discussione quella di luglio Il carovita torna su livelli pre-guerra. (Milano Finanza)

Veniamo ai dati diffusi stamattina dall’Eurostat. Nella stima preliminare l’inflazione della zona euro è scesa più delle aspettative nel mese di maggio, attestandosi al 6,1% rispetto al 7% di aprile. La buona notizia è che la spinta inflattiva nella zona euro si è attenuata a maggio, ma la Banca centrale europea (Bce) potrebbe non cambiare idea sui tassi. (Borse.it)

l tasso ha toccato il livello più basso dal febbraio 2022, pur rimanendo significativamente superiore all’obiettivo della Banca Centrale Europea del 2,0%. (Scenari Economici)

"Sono caduti quasi 40 litri al metro quadro in un'ora". Il pensiero - dopo il disastro in Emilia Romagna, la tragedia in Marmolada dello scorso anno e la tempesta Vaia, le cui tracce resteranno a lungo sul nostro territorio - va subito al clima che cambia, sconvolgendo il pianeta. (Alto Adige)

Inflazione in deciso calo nell’intera zona euro a maggio. L’Italia, pur avendo registrato una flessione (da 8,6% a 8,1% il dato armonizzato per i criteri europei) di distingue per una persistenza del carovita superiore alle previsioni. (Il Fatto Quotidiano)

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