ďż˝ Grano italianissimo? Non proprio. Ecco le marche di pasta âpuniteâ
LâAutoritĂ ha accolto e reso obbligatori gli impegni presentati da Auchan, Cocco, De Cecco e Divella.
Questa lâaccusa mossa dallâAutoritĂ garante della concorrenza e del mercato, evidenzia Giovanni DâAgata, presidente dello âSportello dei Dirittiâ, a Lidl Italia.
Nello specifico si tratta di promozione e commercializzazione delle proprie linee di pasta di semola di grano duro mediante confezioni che rappresentano in maniera ingannevole le caratteristiche del prodotto, enfatizzandone sulla parte frontale lâitalianitĂ in assenza di adeguate e contestuali indicazioni sullâorigine anche estera del grano duro impiegato. (Bsnews.it)
Su altri media
"La pratica commerciale accertata â spiega l'AutoritĂ â consiste nell'aver ingannato i consumatori sulle caratteristiche della pasta a marchio Italiamo e Combino, inducendoli in errore sull'origine italiana della materia prima. (Il Messaggero)
Nella pratica, sia sul sito internet di Lidl che nei punti vendita, la pasta in oggetto veniva pubblicizzata dando risalto allâitalianitĂ del prodotto senza però riferire corrette informazioni sulla provenienza del grano duro. (InvestireOggi.it)
In ragione dellâimportanza attribuita dai consumatori allâinformazione sullâorigine della materia prima e della diffusione dei punti vendita della catena, lâAutoritĂ ha quindi irrogato una sanzione di un milione di euro. (Corriere Quotidiano)
Solo la societĂ Lidl è stata scorretta nellâattuazione di questa modifica ingannando i consumatori ed è per questo che LâAutoritĂ ha sanzionato Lidl per 1 milione di euro. In questo provvedimento le societĂ oggetto del richiamo hanno tutte accettato di apportare modifiche alle etichette cosĂŹ che il consumatore venga informato in modo completo fin dallâinizio. (Notizie Ora)
Il nuovo set informativo permetterĂ cosĂŹ di evitare la possibile confusione tra provenienza della pasta e origine del grano. Nello specifico si tratta di promozione e commercializzazione delle proprie linee di pasta di semola di grano duro mediante confezioni che rappresentano in maniera ingannevole le caratteristiche del prodotto, enfatizzandone sulla parte frontale lâitalianitĂ in assenza di adeguate e contestuali indicazioni sullâorigine anche estera del grano duro impiegato. (calabriadirettanews)
Il nuovo set informativo permetterĂ cosĂŹ di evitare la possibile confusione tra provenienza della pasta e origine del grano. In ragione dellâimportanza attribuita dai consumatori allâinformazione sullâorigine della materia prima e della diffusione dei punti vendita della catena, lâAutoritĂ ha quindi irrogato una sanzione di 1 milione di euro. (Sardegna Reporter)