Evergrande crolla trascinando Shanghai. I bond in mano ad Amundi e Ubs

Milano Finanza ECONOMIA

A preoccupare gli investitori, le repressioni normative di Pechino, una profonda crisi di liquidità nel gruppo China Evergrande e un aumento inaspettato delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.

In leggero calo il rendimento dei T bond Usa decennali all'1,336%, mentre i futures su Wall Street sono sopra la parità.

Le azioni e obbligazioni del gigante immobiliare cinese Evergrande sono crollate ancora una volta oggi

alle ore 7:20 italiane il Nikkei sale dello 0,5%, Hong Kong dello 0,56%, mentre Shanghai perde lo 0,81% e l'Asx/200 australiano lo 0,83%. (Milano Finanza)

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Non vale solo per la tangibile realtà, ma anche per il mondo finanziario, che, in particolare in Cina, ha tutti gli occhi puntati sul gruppo Evergrande. Uno scenario che peggiore non potrebbe sembrare, se non per le parole di Xu Jiayin, il proprietario miliardario, che ha cercato di assicurare tutti: «Non ci sarà nessuna bancarotta». (Ticinonline)

Evergrande è il più grande gruppo immobiliare del paese in termini di fatturato, con una presenza dichiarata in più di 280 città. Agi - Il colosso immobiliare cinese Evergrande, in difficoltà per il crollo delle vendite degli immobili, ha ammesso che sta affrontando "enormi pressioni" dai creditori e ha avvertito che potrebbe non riuscire a pagare i suoi debiti. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Evergrande, che ha ammesso una certa «mancanza di progressi» e una «tremenda pressione», ha bisogno di ricavare liquidità, al più presto. Invece, permettere ad Evergrande di crollare sì, renderebbe il sistema finanziario più resistente nel lungo periodo, ma avrebbe fortissime ripercussioni su tutto il sistema finanziario e su milioni di proprietari di case, in Cina (Ticinonline)