Contributo d'accesso a Venezia, per i media stranieri prima coppia americana sanzionata. L'assessore Zuin smentisce

ilgazzettino.it INTERNO

L’ultimo weekend di aprile all’insegna di un lungo ponte festivo che ha fatto gola a molti per trascorrere qualche ora in laguna, all’insegna del relax. E il primo di una sperimentazione – quella del contributo d’accesso – che ha preso il via dallo scorso giovedì, giornata dedicata alla festa della Liberazione e al patrono della città, San Marco. Numeri anche ieri piuttosto importanti, in termini di presenze registrate a Venezia dalla Smart Control Room, tra turisti giornalieri, gruppi e famiglie. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Nella quinta giornata del contributo di accesso a Venezia, si conferma la stabilità del numero di visitatori giornalieri paganti, ma si conferma anche un calo rispetto al weekend precedente. (tviweb)

Basta immaginare un archeologo che legga i nostri articoli fra sei secoli, quando quelle espressioni idiomatiche saranno sepolte dal disuso e lui potrà solo intenderle nel loro significato letterale. È naturale che il giornalismo si nutra di frasi fatte, piccoli slogan che da soli evocano un fenomeno (le baby gang, la casta, il generale Inverno) senza sprecare inchiostro né spazio. (L'Unione Sarda.it)

Il dibattito sull’ipotesi di adottare un sistema di “numero chiuso“, seguendo il modello di Venezia, sta guadagnando terreno nelle principali località turistiche della Campania. Secondo un servizio della Tgr Rai Campania, il vice presidente di Confindustria Salerno, Vito Cinque, si è espresso a favore di una programmazione compartimentata degli arrivi lungo la Costiera Amalfitana. (Positanonews)

Per la giornata di oggi si sono registrati 17.130 paganti, in linea con il dato di ieri ed in calo rispetto al weekend scorso. (Live Comune di Venezia)

Ancora un approfondimento della Rai sulle zone turistiche della Campania da Sorrento a Capri e ora alla Costa d’ Amalfi sulla tematica dell’overtourism e del contingentamento agli accessi. Prosegue il dibattito sull’ipotesi di numero chiuso, sul modello di Venezia, anche nelle principali località turistiche campane. (Positanonews)

Ed è singolare notare come in questo caso lo Stato e alcuni presuli sembrino marciare di pari passo, all’unisono. C’è evidentemente qualcosa di fondamentale che in Italia – e forse nel mondo – non funziona e che va modificato. (L'Opinione delle Libertà)