No tech for apartheid. I dipendenti Google occupano Google contro l'accordo con Israele (di M. Betti)

L'HuffPost ECONOMIA

No Tech for Apartheid. Si chiama così il movimento di protesta nato tra i dipendenti Google, che sta chiedendo all’azienda statunitense di abbandonare Project Nimbus. Si tratta di un contratto da 1,2 miliardi di dollari con l'esercito e il governo di Israele, che vede coinvolti anche Google Cloud e Amazon. Martedì sera alcune manifestazioni nel quartier generale di Google contro l’accordo tra la Big tech e lo Stato ebraico hanno portato all'arresto di nove dipendenti che avevano fatto irruzione negli uffici dell'azienda a Manhattan, New York, e a Sunnyvale, California (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

La notizia del licenziamento di 28 dipendenti di Google – che avevano manifestato occupando per ore alcuni uffici, perché contrari all’accordo da oltre 1 miliardo di dollari siglato col governo di Israele – si lega alla storia dell’associazione No Tech For Apartheid che da diversi anni sta protestando contro il cosiddetto Progetto Nimbus. (StartupItalia)

Ieri diversi dipendenti del gigante del tech erano stati arrestati dopo aver organizzato sit-in per protestare contro la fornitura di tecnologie ad Israele. (Corriere del Ticino)

L’azienda ha annunciato i licenziamenti in una nota interna in cui si afferma che i lavoratori che hanno protestato “hanno occupato gli spazi degli uffici, hanno deturpato le nostre proprietà e hanno fisicamente impedito il lavoro di altri Googler”. (Forbes Italia)

Le proteste, coordinate dall’organizzazione No Tech for Apartheid, si sono svolte martedì presso gli uffici di Google a New York City, Seattle e Sunnyvale, in California. (Borse.it)

Il giorno precedente nove dipendenti erano stati arrestati con l’accusa di violazione di domicilio per aver organizzato due sit-in negli uffici di New York e di Sunnyvale, in California, e per aver portato la protesta nell’ufficio del Ceo di Google Cloud, Thomas Kurian. (il manifesto)

Martedì 16 aprile, alcuni dipendenti di Google hanno imbastito una protesta interna ai locali dell’azienda al fine di chiedere al proprio datore di lavoro di rinunciare ad alcune importanti commesse siglate con Israele (L'INDIPENDENTE)