Frode fiscale, anche un manager pavese nell'indagine su Gs

La Provincia Pavese INTERNO

/ PAVIA C’è anche un pavese nell’indagine della procura di Milano per frode fiscale che ha portato al sequestro di quasi 65 milioni di euro alla società Gs del gruppo Carrefour. Marco Schiavi, 42 anni, dirigente Carrefour, è coinvolto nell’inchiesta insieme ad altre tre «figure apicali» della società per avere firmato la dichiarazione Iva dell’anno 20… (La Provincia Pavese)

Su altri giornali

La guardia di finanza ha sequestrato a scopo preventivo 64,7 milioni di euro a GS spa, del gruppo Carrefour Italia, indagata per responsabilità amministrativa. (Fanpage.it)

Secondo gli inquirenti, gli accertamenti riguardano una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, ossia GS, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore. (DM - Distribuzione Moderna)

La procura milanese disvela ancora una volta le forme di sfruttamento dei lavoratori, lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali, e le connesse frodi fiscali nel mondo della grande distribuzione organizzata, guardando more solito ai meccanismi delle scatole di “società serbatoio” di manodopera. (il manifesto)

Perché se a valle ci sono operai malpagati, privi di qualsivoglia contributo previdenziale, spostati come merce da una cooperativa all’altra, a monte soffia un vento di fatture false e passaggi di crediti Iva che ingrassa … Anzi nerissimo dal punto di vista del lavoro e del suo sfruttamento. (Il Fatto Quotidiano)

I ‘serbatoi di manodopera’ Lo schema delittuoso dei ‘serbatoi di manodopera’ consiste nell’impiegare nella logistica e nel facchinaggio (‘movimentazione merci’) lavoratori ‘somministrati’ da un’impresa che a sua volta li procura da altra entità, spesso una cooperativa o un consorzio. (Great Italian Food Trade)

– I rapporti di lavoro erano "schermati" da società "filtro", che a loro volta si avvalevano di cooperative che avrebbero "sistematicamente omesso il versamento dell’Iva", oltre agli oneri previdenziali e assistenziali per addetti a movimento merci e facchinaggio. (IL GIORNO)