Con le auto ibride plug-in c'è un nuovo "scandalo delle emissioni"

Qualenergia.it ECONOMIA

Se guidati con la batteria in ricarica, questi veicoli PHEV emettono da tre a 12 volte di CO2 in più.

Difatti, secondo i test indipendenti commissionati da Transport & Environment sui tre modelli plug-in più diffusi nel 2020, questi veicoli hanno emesso più CO2 rispetto a quella dichiarata dai costruttori, tanto da far parlare di un “nuovo scandalo delle emissioni”.

Con la batteria scarica, invece, hanno emesso dalle tre alle otto volte in più rispetto ai valori ufficiali. (Qualenergia.it)

Ne parlano anche altre testate

Nuovo affondo dopo un test sui modelli più venduti. Già nell’ottobre 2019 T&E pubblicò i dati di uno studio (qui l’articolo) che contestava i dati di omologazione. “Non meritano tutti questi incentivi”. (Vaielettrico.it)

La ricerca ha evidenziato come anche nella modalità 100% elettrica, le reali emissioni siano più alte del dato dichiarato. Per la ricerca sono state prese in considerazione tre plug-in tra le più popolari, la BMW X5, Volvo XC60 e Mitsubishi Outlander. (DMove.it)

Quando invece il pacco batterie risulta completamente scarico, l’emissione di CO2 cresce dalle 3 alle 8 volte in più rispetto ai valori di omologazione. “Ciò – spiega T&E – contraddice la narrativa fuorviante delle case automobilistiche, secondo cui le ibride plug-in in vendita oggi siano adatte a lunghi viaggi. (Rinnovabili)