Ilaria Salis candidata alle Europee è una cosa grande e ottima. E non solo per lei

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ilaria Salis candidata al Parlamento europeo è una cosa grande e ottima per diversi e convergenti motivi. Innanzitutto perché – se tutto andrà come dovrebbe andare, se ci sarà un sufficiente per quanto minoritario appoggio popolare – scatterà l’immunità connessa alla carica di europarlamentare e Ilaria potrà almeno essere scarcerata e liberata da quei ceppi che hanno giustamente fatto fremere l’opinione pubblica. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

L`ufficializzazione arriva con una nota con la quale Alleanza Verdi e Sinistra annuncia «in accordo con Roberto Salis di aver deciso di candidare nelle proprie liste sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone». (ilGiornale.it)

La notizia è arrivata ieri sera, 18 aprile: la docente Ilaria Salis, in carcere in condizioni disumane da più di un anno nell’Ungheria di Orban, accusata di aver aggredito dei neo nazisti, è ufficialmente candidata alle Elezioni Europee del prossimo giugno di Alleanza Verdi Sinistra. (Tecnica della Scuola)

ROMA. Ilaria Salis ha accettato la candidatura offerta da Alleanza Verdi Sinistra «d’accordo col padre» e sarà così in lista per le prossime europee, capolista nel Nord-Ovest. (La Stampa)

Se Ilaria Salis dovesse conquistare un seggio alle elezioni europee, potenzialmente già il prossimo 10 giugno (ossia il giorno dopo la chiusura delle urne e la fine degli scrutini), le porte del carcere di Budapest si potrebbero aprire per far uscire l’insegnante milanese accusata di aver aggredito due estremisti di destra. (ilmessaggero.it)

Dopo la “benedizione“ del papà di Ilaria, Roberto, Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli di AVS hanno messo fine alle voci che da settimane si rincorrevano insistenti sulla candidatura alle Europee - probabilmente come capolista nel Nord Ovest - della 39enne insegnante monzese detenuta in carcere a Budapest da oltre tredici mesi. (IL GIORNO)

Nel giugno 1984 Enzo Tortora, detenuto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, venne candidato al Parlamento europeo dal Partito radicale che contestava le accuse costruite attraverso i pentiti di camorra e il trattamento mediatico riservato al presentatore televisivo arrestato un anno prima. (Corriere Roma)