Primo ok della Georgia a legge su influenze stranieri.Stop da Ue

Il Messaggero Veneto ESTERI

Il Parlamento georgiano ha approvato in prima lettura una controversa legge sull'influenza straniera, paragonata dai suoi critici a una legge russa repressiva sugli "agenti stranieri" e causa di grandi manifestazioni nel Paese caucasico. In una votazione boicottata dall'opposizione, il partito al governo Sogno georgiano ha votato 83 voti a zero a favore della legge, che secondo i manifestanti è repressiva e potrebbe minacciare il riavvicinamento della Georgia all'Unione Europea. (Il Messaggero Veneto)

Su altri media

Bruxelles – Non mollano il colpo i cittadini georgiani e, a nemmeno una settimana dal ritorno nelle piazze della capitale Tbilisi, la protesta si allarga a oltre diecimila manifestanti che si oppongono al controverso progetto di legge sulla ‘trasparenza dell’influenza straniera’ prima del ritorno alle urne il prossimo 26 ottobre. (EuNews)

I cittadini georgiani hanno scelto di ribellarsi nuovamente all'ingerenza russa, attraverso eroiche manifestazioni popolari e proteste che mirano a bloccare l'approvazione della controversa legge sugli agenti stranieri, che se divenisse vigente, riterrebbe illegali tali tutte le organizzazioni non commerciali o i media che ricevano più del 20% dei propri finanziamenti dall'estero. (Italia Oggi)

Una legge che allontana la Georgia dall'Europa e la avvicina a Mosca. Questo il significato della norma approvata ieri dal parlamento di Tblisi in prima lettura, definita degli «agenti stranieri». (ilGiornale.it)

Il disegno di legge prevede che le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero debbano registrarsi come agenti di influenza straniera, sulla falsa riga di quanto già fatto dall'Ungheria di Viktor Orban e dalla Russia di Vladimir Putin. (Today.it)

Si tratta quasi di un copia-incolla della legge che Mosca ha varato nel 2012 ed è servita, negli anni, a silenziare, smantellare e chiudere ogni organismo di informazione indipendente dal potere statale. (Il Fatto Quotidiano)

Le Nazioni Unite hanno espresso grave preoccupazione per l'escalation di violenza in Cisgiordania, chiedendo che le forze di sicurezza israeliane smettano "immediatamente" di sostenere gli attacchi dei coloni contro i palestinesi nel territorio occupato. (raiplaysound.it)