Intel e il governo scelgono il veneto per la fabbrica di chip

quotidianodipuglia.it ECONOMIA

Addio sogni di gloria per Brindisi. Il governo uscente, guidato da Mario Draghi, e Intel, il gigante statunitense dei chip, alla fine avrebbero rotto gli indugi e sciolto le riserve, scegliendo la cittadina di Vigasio nel Veneto come sito dove far nascere una nuova fabbrica per il confezionamento e l’assemblaggio di semiconduttori. La scelta Il sito è ritenuto strategico. La cittadina veneta è stata quindi preferita dal governo italiano e da Intel rispetto agli altri siti presi inizialmente in considerazione in Lombardia, Puglia, Sicilia e nel Piemonte nord-occidentale. (quotidianodipuglia.it)

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Vigasio, cittadina a sud ovest di Verona, è stata scelta da Intel, colosso statunitense dei chip, come luogo in cui far sorgere una nuova fabbrica per il confezionamento e l'assemblaggio di semiconduttori. (Nordest Economia)

Per packacing, in questo caso, ci si riferisce al contenitore con i terminali di collegamento che ospita il die vero e proprio, pronto a essere connesso al circuito stampato. Una fabbrica di packaging dei chip può essere un soggetto terzo rispetto alla fonderia che produce il chip che poi verrà impacchettato. (DDay.it)

Secondo Reuters, il governo uscente guidato da Mario Draghi e Intel avrebbero scelto la città di Vigasio, nel Veneto nord-orientale, come sito in Italia per la realizzazione di una nuova fabbrica di chip da svariati miliardi di euro. (Forbes Italia)

Se si parla di chip, la situazione si è aggravata quando fabbriche e impianti chiusero o rallentarono pesatamente per via del lockdown. La penuria di semiconduttori non accenna a placarsi, in un contesto produttivo in cui numerose filiere stanno ancora soffrendo, persino il mercato della carta (ma questo è un altro discorso). (GizChina.it )

Vigasio, cittadina del Veneto, la location protagonista dell’impianto della chip company americana per l’Italia: un impianto per l’imballaggio e l’assemblaggio di semiconduttori, che stando a quanto annunciato mesi fa dovrebbe generare fino a 5mila nuovi posti di lavoro – 1.500 diretti e 3.500 dall’indotto – a seguito di un investimento attorno ai 5 miliardi o giù di lì. (CorCom)

La collocazione dell’impianto, non ancora ufficializzata, sarebbe stata scelta d’accordo con il governo uscente di Mario Draghi. La realizzazione della struttura comporta un investimento iniziale di 4,5 miliardi di euro e prevede la creazione di 1.500 posti di lavoro diretti, cui se ne aggiungeranno 3.500 nell’indotto. (Quattroruote)