Matteo investito e ucciso dall'auto del papà, lui: «L'ho subito portato in ospedale». Il nonno: stava recuperando la palla sotto la macchina

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Ha fatto retromarcia per spostare la macchina parcheggiata in giardino, ma ha investito il figlioletto di venti mesi e il piccolo Matteo Vidali, dopo due giorni, è morto in ospedale. È accaduto a Dosson, nel comune di Casier, nel Trevigiano. Cosa ha detto il papà «Appena mi sono accorto di quello che è successo l'ho preso in braccio e l'ho caricato in macchina e siamo corsi al pronto soccorso. Non ho pensato a nulla, neanche a chiamare i soccorsi. (leggo.it)

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Ha trascorso due giorni sul lettino della Terapia Intensiva, lottando tra la vita e morte. I medici dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso hanno dichiarato la morte del bimbo di un anno e mezzo a causa delle gravissime lesioni cerebrali riportate nell'incidente di domenica scorsa. (ilGiornale.it)

Investito e ucciso all’auto del papà davanti agli occhi della sorellina. A perdere la vita, dopo due giorni di agonia in ospedale, il piccolo Matteo Vidali, di appena un anno mezzo, travolto accidentalmente dal padre mentre stava parcheggiando, domenica pomeriggio. (ilgazzettino.it)

La Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, ma per la famiglia Vidali il dolore è già insostenibile. (Oggi Treviso)

Un uomo, mentre faceva manovra in retromarcia nel giardino di casa, ha investito il figlio di un anno e mezzo, Matteo Vidali. Un tragico incidente è avvenuto domenica 14 aprile a Dosson di Casier, in provincia di Treviso. (Gazzetta del Sud)

Il bimbo, arrivato domenica sera al Ca' Foncello di Treviso in condizioni disperate, non si è più ripreso ed è deceduto a causa delle gravissime lesioni cerebrali riportate nell'incidente. Il bimbo di un anno e mezzo si è spento dopo due giorni di ricovero in ospedale: troppo gravi le ferite riportate nell'impatto con l'auto del padre, che lo ha inavvertitamente travolto mentre faceva manovra nel cortile della loro abitazione a Dosson di Casier, in provincia di Treviso. (Today.it)

Con il suocero si è confidata: «Alla sorellina abbiamo det… È un dolore enorme, insopportabile, che si moltiplica di continuo. (La Tribuna di Treviso)