Toti: centinaia in piazza davanti alla Regione, 'dimettiti'

Toti: centinaia in piazza davanti alla Regione, 'dimettiti'
Il Messaggero Veneto INTERNO

Oltre trecento persone, tra cui molti studenti, segreterie di partito e comitati cittadini, hanno risposto all'appello dell'associazione civica Genova che osa, che ha indetto una manifestazione in piazza De Ferrari a Genova per chiedere le dimissioni del presidente della Liguria Giovanni Toti, arrestato martedì con l'accusa di corruzione per l'esercizio della funzione e per atti contrari a doveri d'ufficio, nonché di corruzione elettorale. (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altri giornali

Non come dieci anni fa, quando l'allora capo del Dipe (il braccio operativo del Cipe) aveva schivato le accuse connesse allo scandalo Mose, comparendo però ugualmente nelle carte dell'inchiesta di Venezia: pare di capire che il suo punto debole, all'epoca come adesso, sia sempre stato la passione per il lusso, possibilmente pagato dagli altri. (ilgazzettino.it)

C'è anche l'ipotesi di finanziamento illecito nella indagine della Procura di Genova sul 'sistema Toti' il governatore della Liguria agli arresti domiciliari da martedì scorso. L'accusa, che non è contestata nella misura cautelare, al momento riguarda il consigliere di amministrazione di Esselunga Francesco Moncada e Maurizio Rossi, l'editore della testata Primocanale, perquisito tre giorni fa. (Il Messaggero Veneto)

Paolo Emilio Signorini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Toti: “Tangenti? No, governavo” Paolo Emilio Signorin… (La Stampa)

A Genova è Gianluigi Aponte contro tutti: dalle carte dell’inchiesta su Toti gli scontri del patron di Msc con Spinelli sul porto

Invece se ne sa ancora poco e dunque sono giorni di sofferenza e attesa, tra i liguri famosi e sconcertati dall’inchiesta che ha portato tre giorni fa agli arresti domiciliari Giovanni Toti, il governatore della Liguria, che molti di loro conoscono di persona e lo stimano anche. (Corriere Roma)

Un esempio eclatante arriva da Sanremo, dove l’imminenza delle elezioni non consente di prendere le distanze gradualmente, con eleganza e discrezione. Se infatti il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Matteo Rosso, a poche ore dal blitz che ha portato il presidente della Regione Liguria ai domiciliari, si era limitato a evocare amichevolmente e indirettamente l’ipotesi di elezioni anticipate, in quanto Toti “magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto”, nella città dei fiori i toni sono espliciti. (Il Fatto Quotidiano)

Nuove rivelazioni sullo scambio di favori nel porto ligure nelle intercettazioni citate nell'ordinanza che ha portato alla custodia cautelare a carico di Toti, Signorini e Spinelli. (Milano Finanza)