"Giorgia non lo lasci in panchina, con lui Italia più credibile in UE"

Azione ESTERI

Di seguito l'intervista di Mariastella Gelmini a "Il Messaggero" Mariastella Gelmini, vice segretario e portavoce di Azione, scommettete ancora sull’Agenda Draghi? «Assolutamente sì. A partire dalla messa a terra delle risorse del Pnrr, investimenti e riforme, che in una parola significano credibilità». L’ex premier è sceso in campo? «Chi lo conosce sa che non è un leader che si auto-candida. La sua è una scossa per un’Ue che sia all’altezza delle sfide e dei pericoli che ha davanti, la guerra in Ucraina, la necessità di una Difesa europea, lo shock energetico e le migrazioni. (Azione)

Ne parlano anche altri giornali

Così scrive l’agenzia Ansa, nel servizio in lingua inglese: (L'HuffPost)

La presidente Ursula von der Leyen è stata ricandidata alla guida della Commissione. Ma gli ultimi interventi di Mario Draghi lo hanno rilanciato per un nuovo ruolo europeo, forse proprio al posto dell'ex ministra alla Difesa tedesca. (Euronews Italiano)

Negli ambienti politici europei e sui media è tornato a circolare insistentemente il nome di Mario Draghi come possibile candidato ai vertici delle istituzioni comunitarie, soprattutto dopo l’anticipazione, martedì 16 aprile, della sua attesa “Relazione sul futuro della competitività europea” che dovrebbe essere pubblicata dopo le elezioni europee di giugno e commissionatagli dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. (L'INDIPENDENTE)

Uno strapuntino Tanto per cominciare, la sede era una fantomatica Conferenza ad alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali, riunita per firmare una altrettanto fantomatica Dichiarazione di La Hulpe sul futuro del pilastro europeo dei diritti sociali: non proprio il forte di Sua Competenza, l’affamatore di bambini greci. (Nicola Porro)

Su Affari italiani si scrive: «Le parole pronunciate dall'ex premier Mario Draghi sugli errori passati di Bruxelles e il futuro "nebuloso" alle porte confermano i grandi movimenti in vista delle prossime elezioni europee e sullo scacchiere politico del Vecchio Continente. (Tempi.it)

Il percorso segnato da Draghi sulla competitività europea fallirà. Il lato positivo è che forse, finalmente, potremo prendere atto della crisi della globalizzazione. (Il Fatto Quotidiano)