Tajani su Ilaria Salis: «Libera di candidarsi, è un errore politicizzare la vicenda»

Il Dubbio INTERNO

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani bacchetta la sua maggioranza sul caso di Ilaria Salis. «Naturalmente la signora Salis è libera di candidarsi per chi vuole, con chi vuole. Io ritengo, e l'ho detto fin dall'inizio, che politicizzare la vicenda, da un punto di vista dell'interesse della signora Salis, è un errore» ha affermato Tajani, ospite di Paolo del Debbio a Dritto e rovescio, è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. (Il Dubbio)

Ne parlano anche altri giornali

Ilaria Salis correrà alle europee: l’insegnante milanese detenuta da oltre un anno in Ungheria per una presunta aggressione ai danni di due uomini sarà tra i candidati di Alleanza Verdi e Sinistra nel collegio del nord-ovest, che comprende anche la Liguria. (Primocanale)

La notizia della candidatura alle elezioni europee di Ilaria Salis, è salutata con giubilo da Alleanza Verdi-Sinistra anche a Monza e Brianza, con la coordinatrice provinciale Giovanna Amodio, che ha parlato di lei come di un "nome del territorio". (IL GIORNO)

Roberto Salis: “Non faccio politica, faccio il papà” Tiene a sottolineare che non vuole fare politica, anche se sua figlia sarà candidata alle Europee con Avs. Roberto Salis, a Napoli, ribadisce che lui vuole “solo fare il papà”. (Sardegna Live)

E infine Ilaria Salis, l’antagonista reclusa in Ungheria, accusata di aver pestato due neonazisti, tradotta con gli schiavettoni in un’aula di tribunale e da oltre un anno in carcerazione preventiva sotto la giurisdizione di Viktor Orban. (ilGiornale.it)

Senatrice Biancofiore, AV-S candida Ilaria Salis alle prossime elezioni europee. Cosa ne pensa? “La coppia Bonelli-Fratoianni, che già non si è distinta per premura nei confronti degli italiani con la candidatura spot di Soumahoro, crea un precedente gravissimo, un atto sconcertante che umilia le istituzioni e getta discredito sulle finalità della politica. (L'Identità)

Riceviamo e pubblichiamo è il primo umbro ad avere un incarico così di prestigio a livello nazionale rivolto alla tutela politica e sindacale di migliaia di Tecnici di calcio. Una mansione che in questi anni si è caratterizza per la sua delega alla rappresentanza dell’intera componente dilettantistica italiana degli allenatori, e per l’attività a loro tutela in seno ai tavoli di lavoro FIGC. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)