Sciopero generale dopo la morte dei cinque operai. «Si poteva evitare»

Avvenire INTERNO

Parenti delle vittime del tragico incidente sul lavoro a Casteldaccia (Palermo) - Ansa Dopo il dolore, la rabbia. È in corso lo sciopero generale di quattro ore e quello degli edili di otto a Casteldaccia, in provincia di Palermo, dove ieri sono morti cinque operai per le esalazioni di gas in una vasca di liquami. Restano molto gravi le condizioni del sesto operaio, Domenico Viola. Il presidio davanti alla Prefettura era stato proclamato ieri dalle segreterie provinciali di Fillea, Filca e Feneal per gli edili, e da Cgil, Cisl e Uil per tutti gli altri settori. (Avvenire)

Su altri media

Il comunicato della FIGC sul minuto di silenzio La FIGC ha deciso di mostrare subito la propria vicinanza rispetto alla tragedia che ha sconvolto tutta l'Italia con un comunicato sul proprio sito web: "In memoria delle vittime del tragico incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia (PA), il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni in programma dalla giornata odierna e per l’intero fine settimana, inclusi anticipi e posticipi". (GianlucaDiMarzio.com)

La tragica scomparsa (BlogSicilia.it)

L’arcivescovo della diocesi di Palermo Corrado Lorefice definisce così la sua visita a Mola di Bari, la città pugliese che fino al 10 maggio ospita Eternamente, la manifestazione giovanile di strada promossa dalla Comunità Frontiera, dedicata alla legalità. (Vatican News - Italiano)

Gli operai sono precipitati nella vasca 3 metri più sotto. Dopo ore di tentativi, all'improvviso, il tappo di liquami che impediva il lavoro della sonda è saltato e una massa di liquami e gas li ha investiti facendogli perdere i sensi. (La Stampa)

Sbarra: "Puntare alla formazione sulla sicurezza sul lavoro" (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ieri (6 maggio) la polizia era andata nella sede della ditta, in cui lavoravano quattro dei 5 operai morti nella tragedia di Casteldaccia, prendendo documenti, contratti di appalto e le schede degli operai che lavoravano per conto dell’impresa a Casteldaccia. (Giornale di Sicilia)