Nell'interesse di Israele la scelta di non replicare

Avvenire ESTERI

Nel lontano 1967 il celebre generale israeliano Moshe Dayan disse che Israele doveva apparire come un “cane pazzo”, ossia uno Stato da non stuzzicare perché la sua reazione poteva essere talmente eccessiva da bloccare preventivamente ogni azione ostile diretta. Per anni questa strategia ha funzionato. Ma cosa può succedere alla regione se ora i “cani pazzi” sono diventati due? La Repubblica islamica dell’Iran ha deciso, dopo il bombardamento da parte israeliana del suo consolato a Damasco, di rispondere direttamente, colpendo il territorio del “nemico sionista” con droni e missili. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Dopo la controffensiva di Teheran e la risposta di Gerusalemme, proseguono le schermaglie "politiche" tra i due Paesi. (ilmattino.it)

«Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare le Guardie rivoluzionarie iraniane come un'organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi», scrive su X il ministero degli Esteri israeliano postando una foto che ritrae il Colosseo sul quale stanno per abbattersi sei missili. (ilmessaggero.it)

Nella serata di Sabato 13 Aprile l'Iran ha lanciato un massiccio attacco aereo contro lo stato di Israele, per vendicare l'uccisione di alti funzionari dei Guardiani della Rivoluzione uccisi nei giorni scorsi mentre si trovavano in una sede diplomatica in Siria. (iLMeteo.it)

Israele non ha confermato la paternità dell'attacco, come quasi sempre accade, però è chiaro che il conflitto in Medio Oriente ha superato una linea rossa. Il gioco delle rappresaglie ha superato una linea rossa e ormai Israele e Iran colpiscono più o meno apertamente i rispettivi territori. (Euronews Italiano)

Israele ha lanciato nella notte mini droni contro una base militare iraniana a Isfahan, nel centro del Paese. L'operazione, a quanto pare molto limitata e senza alcuna vittima, sembra aver messo fine al momento ad una settimana ad altissima tensione in Medio Oriente, apertasi con l'attacco di sabato scorso ad Israele. (ilgazzettino.it)

“Per quanto riguarda l’attacco israeliano del 18 aprile, sembra essersi trattato di un attacco molto limitato, effettuato con droni che sono partiti all’interno dello stesso territorio iraniano, e quindi operati da quinte colonne antiregime legate all’intelligence iraniana. (Affarinternazionali)