Inchiesta Visibilia, il manager dei conti: "Dissi di svalutare i crediti inesigibili, Santanchè mi rispose di lasciare i numeri così"

Virgilio INTERNO

"L'ufficio amministrativo di Visibilia era molto oberato di lavoro e confusionario. Ne deriva che determinati accadimenti economici restavano in sospeso". Federico Celoria, per molti anni... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Su altri giornali

È il destino che accomuna Fiorella e Silvia Garnero, rispettivamente sorella e nipote, e i due compagni, Canio Mazzaro, quello del passato, e Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, quello del presente. Al centro del quadro famigliare c’è Daniela Santanchè. (La Stampa)

Dopo che la Procura di Milano ha chiuso l'inchiesta con l'ipotesi di falso in bilancio per la presunta gestione irregolare di Visibilia Editore a carico della fondatrice ed ex presidente Daniela Santanchè, Meloni non si è espressa. (Fanpage.it)

Quando «già in fase di redazione del bilancio 2015» di Visibilia Editore emerse problematica di come rendicontare gli «accantonamenti per fatture da emettere», che avrebbero dovuto «essere successivamente svalutati», Daniela Santanché avrebbe risposto di «lasciare tali numeri nell'attivo patrimoniale». (La Stampa)

Facendo carte false e nonostante fossero già «fortemente indebitate con le banche», le società di Daniela Santanchè hanno ricevuto due prestiti dalla Popolare di Sondrio per 2 milioni 740 mila euro in tutto. (La Stampa)

Giudiziario. Perché è con il compagno Dimitri Kunz, con l’ex compagno Giovanni Canio Mazzaro, con la sorella Fiorella Garnero, e con la nipote Silvia Garnero, che la ministra del Turismo nel governo Meloni, Daniela Garnero Santanchè, si vede contestare dalla Procura di Milano, a conclusione di indagini avviate 18 mesi fa e venute a galla il 2 novembre 2022, l’ipotesi di reato di falso in bilancio nelle comunicazioni 2016-2022 di Visibilia Editore spa (oltre che di Visibilia Editrice srl nel 2021-2022 e di Visibilia srl nel 2016-2022). (Corriere Milano)

Visibilia Editore e la controllata Visibilia Editrice hanno ricevuto la notifica di un avviso di conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, relativi all'ipotizzata responsabilità per non aver adottato ed efficacemente attuato modelli organizzativi e di gestione idonei a prevenire i reati che si presumono realizzati da parte di taluni esponenti, oggi cessati. (LA STAMPA Finanza)