Conte minaccia di far causa a Pfizer e AstraZeneca per i ritardi. E ora si pensa al vaccino russo

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Il Primato Nazionale INTERNO

L’efficacia del vaccino russo, stando ai dati, non è scoraggiante.

Anche Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma è d’accordo sull’utilizzo del vaccino russo Sputnik V: “Sempre previa autorizzazione dell’Ema .

E spunta l’ipotesi vaccino russo che trova concordi molti studiosi. (Il Primato Nazionale)

Su altri media

Vaccini latitanti, anche Conte vuole ricorrere a “iniziative legali”. Anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sembra pronto a scendere in guerra contro le ditte che rallentano la consegna dei vaccini. (Lega Nerd)

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, ha commentato i recenti ritardi sulle consegne del vaccino anti Covid-19. Ma ancora più preoccupanti sono le notizie di ieri diffuse da AstraZeneca, il cui vaccino è in attesa di essere presto distribuito anche nell’Unione Europea. (Sampdoria News 24)

A ciò si aggiunge anche il il taglio dei vaccini da parte di AstraZeneca: l’azienda ha comunicato una riduzione della capacità produttiva, con una riduzione del 60% delle dosi . Ma ancora più preoccupanti – puntualizza Conte – sono le notizie di ieri diffuse da AstraZeneca, il cui vaccino è in attesa di essere presto distribuito anche nell’Unione Europea. (Quotidiano online)

Anche la Regione Emilia-Romagna lo ribadisce: "Non risulta alcuna segnalazione rispetto alla presunta carenza di siringhe". "La riduzione del 60% delle dosi.... di Giovanni Rossi. Dal pallottoliere del Senato a quello dei vaccini. (Quotidiano.net)

In base al piano inziale, nel primo trimestre del 2021 sarebbero dovute arrivare in Italia 28 milioni e 269mila dosi. Le prime dosi di Astrazeneca, se il vaccino avrà il via libera dell’Ema, arriveranno il 15 febbraio, poi ancora il 28 e il 15 marzo. (La Sicilia)

«Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti. Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anzichè 8 milioni». (Gazzetta di Parma)