Coronavirus, arriva il test tutto italiano per la “patente di immunità”

Il Primato Nazionale ECONOMIA

Entro due settimane è attesa la certificazione Ce, poi potranno partire i test sulla popolazione.

In sostanza, il risultato del test certifica una patente di immunità.

Roma, 7 apr – Sta per arrivare un nuovo test rapido per il coronavirus completamente made in Italy.

Il costo sarà inferiore ai 5 euro a test e il risultato arriva in un’ora.

In questi soggetti il test permetterà di capire quanti sono i soggetti immuni. (Il Primato Nazionale)

Ne parlano anche altre testate

In un paio di settimane dovrebbe arrivare la Certificazione Europea (CE), che permetterà di far partire i test sulla popolazione. Il ragionamento alla base del test è semplice: l'idea è di rilevare la presenza di anticorpi nelle persone guarite. (Ticinonline)

Questa la distribuzione: Asl Toscana nord ovest, 24300; Asl Toscana sud est, 19mila e 664; Asl Toscana centro, 27mila e 410; Aou Careggi, 4mila e 764; Aou Meyer, 2mila; Aou senese, 4 mila; Aou pisana, 7mila e 500; Fondazione Monasterio, 701; Ispro, 350; Estar 1200. (LuccaInDiretta)

La Società, si legge in una nota, sta lavorando per ottenere il marchio CE e l'autorizzazione all'uso di emergenza (Eua) della Food and Drug Administration (Fda) entro la fine di di aprile. DiaSorin ha completato presso il Policlinico San Matteo di Pavia gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal SARS-CoV-2. (Il Messaggero)

– È tutto made in Italy il primo esame del sangue per verificare chi ha sviluppato gli anticorpi al Covid-19. Una notizia più che positiva insomma dopo che i kit per i test rapidi erano stati parzialmente bocciati dalla National medical products administration. (Radiogold)

Da domani, mercoledì 8 aprile, i primi 91.889 del totale dei test sierologici (140.000) acquistati da Estar, l'Ente di supporto tecnico amministrativo regionale, che fa gli acquisti per tutta la Regione, saranno distribuiti alle aziende sanitarie della Toscana, così come previsto dall'ordinanza del presidente Rossi dello scorso 3 aprile. (SienaFree.it)

Mi spiego: se mi aspetto di trovarne l'1 per cento, il campione deve essere molto grande, se mi aspetto il 50, è sufficiente uno più piccolo. Non la pensano ovunque allo stesso modo: ad esempio la Regione Toscana ipotizza, per chi tornerà al lavoro, il passaggio preventivo del test sierologico. (Il Mattino)