Le università "respingono" i violenti. "L'agenda non la decide chi contesta"

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È il giorno dell'orgoglio per i rettori italiani. Il giorno in cui viene finalmente detto un «no» chiaro all'osceno «boicottaggio» degli atenei israeliani. Mentre sulle manifestazioni del 25 aprile si addensano nubi sempre più cupe, dalle università arriva un sussulto di dignità e consapevolezza. La giunta della Crui, la Conferenza dei rettori italiani, ha approvato infatti un documento che indica le «buone prassi» in caso di eventi «particolarmente sensibili» (presidi o proteste). (ilGiornale.it)

Su altre fonti

E far capire loro la contraddizione tra la richiesta di pace in Medio Oriente , che personalmente condivido, e alcuni atti a cui abbiamo... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Siamo è rimaniamo aperti a collaborare con tutti»: la presidente della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, Giovanna Iannantuoni si esprime in questo modo riguardo alle tensioni registrate nelle ultime settimane negli atenei, dove gruppi di studenti hanno chiesto una presa di distanza da alcune collaborazioni con altri atenei israeliani e la pace a Gaza. (La Stampa)

L'Aquila. Nel mio ateneo di proteste ce ne sono poche ma in... (Virgilio)

«Le proteste non decidono l’agenda delle università». E la ministra Bernini: no a zone franche. Ma il rettore di Bologna: «Ognuno è in grado di gestire a casa propria» «L’agenda delle università non la decida chi contesta»: è la frase più significativa del documento che contiene le linee guida per affrontare e contrastare gli episodi di violenza e antisemitismo negli atenei, approvato dalla giunta della Conferenza dei rettori e diffuso ieri al termine della riunione. (Corriere della Sera)

Giovanni Cuda è intervenuto dopo gli scontri con la polizia verificatisi a La Sapienza che hanno portato all'arresto di due ragazzi: «Gli atenei dovrebbero affermarsi come luogo di cultura e di libertà che non vanno strumentalizzati» Cortei, manifestazioni, disordini, l’Italia universitaria sta vivendo un momento particolare. (LaC news24)

Temo vi siano infiltrazioni di persone che hanno poco a che fare con la componente studentesca”. A dirlo secondo quanto riportato dall’Ansa davanti alla sede della Conferenza dei rettori delle università italiane è il rettore dell’Università di Catanzaro, Giovanni Cuda. (CatanzaroInforma)