Barbara Capovani, il ricordo di amici e colleghi a un anno dall'omicidio: fiori e minuto di silenzio al Santa Chiara di Pisa

Corriere Fiorentino INTERNO

Ad un anno esatto dalla feroce aggressione che portò alla morte della dottoressa Barbara Capovani, avvenuta il 21 aprile 2023 per mano del suo ex paziente psichiatrico Gianluca Paul Seung, i colleghi e gli amici più cari hanno voluto ricordarla. Per questa ragione domenica mattina si sono dati appuntamento all’esterno del reparto Spdc (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) di Pisa: qua è stato deposto un mazzo di fiori e osservato un minuto di silenzio. (Corriere Fiorentino)

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Simona Elmi, collaboratrice e amica di Barbara, a nome di tutti, ha rievocato quel giorno e ha sottolineato come il vuoto che ha lasciato con la sua scomparsa nei pazienti, nei colleghi e in tutta la comunità sanitaria non solo pisana, non potrà essere colmato se non attraverso il ricordo e la continuazione dei molti progetti che aveva messo in campo. (LuccaInDiretta)

Un importante convegno sulla storia della psichiatria e l’intitolazione del restaurato laboratorio medico scientifico all’indimenticata dottoressa Barbara Capovani hanno caratterizzato la giornata odierna (19 aprile) a Maggiano, nella sede dell’ex ospedale psichiatrico. (gonews)

Quella frase-guida, la preferita di Barbara Capovani, adesso è incisa in uno dei luoghi simbolo della psichiatria italiana: l’ex manicomio di Maggiano, oggi sede della fondazione che porta il nome di colui ne fu il faro, Mario Tobino. (LA NAZIONE)

“Aveva una personalità forte, dirompente. Non aveva paura, Barbara Capovani. (LA NAZIONE)

Lui non lo sa neppure ma se oggi conduce una vita finalmente normale lo deve anche a quella dottoressa, minuta ma caparbia che ha pagato il prezzo più alto per mettersi a disposizione degli altri. (LA NAZIONE)

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