Biennale, blitz al padiglione israeliano

VENEZIA. Non si placa la protesta, anzi, monta fino a infiammare la Biennale di Venezia, che invece di inaugurare mostre e padiglioni, sembra voglia varare un nuovo corso che si rifà storicamente a un passato fatto di slogan e bandiere date alle fiamme. A innescare l'incendio, la decisione che sulla carta avrebbe dovuto spegnere ogni polemica, vale a dire quella presa dagli artisti israeliani di … (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Niente può continuare a essere come prima. Fuori dalla porta, il brusio del pubblico arrivato ai Giardini per il primo vero giorno di preapertura della sessantesima Biennale d’Arte di Venezia. (la Repubblica)

La pratica, tradizionale del ricamo e della tessitura collettiva, che era stata abbandonata con l’urbanizzazione, è tornata al centro della vita di molte persone. (Adnkronos) – Gli ucraini che non sono al fronte si ritrovano insieme per cucire le reti mimetiche o divise per i soldati. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Biennale, chiuso padiglione Israele "in attesa di cessate il fuoco" 17 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

La prova è alla Biennale di Venezia dove - fra proteste, opere esposte e scelte curatoriali - i Padiglioni nazionali diventano la cartina di tornasole della geopolitica. Del resto il nuovo presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, ieri lo ha detto chiaramente: «Il padiglione di Israele che decide di non aprire, nell'assoluto della verità capovolge l'atto estremo dell'artista nel mettersi in opera al servizio della verità: il cessate il fuoco. (ilGiornale.it)

Ma il padiglione aperto nel 1914 su progetto di Aleksei Shchusev, architetto dello zar poi alla corte di Stalin, non è rimasto chiuso, come lo era stato nel 2022, dopo che il curatore Raimundas Malasauskas e gli artisti Aleksandra Sukhareva e Kirill Savchenkov si erano dimessi in segno di protesta per "questa guerra politicamente e umanamente intollerabile". (Adnkronos)

«Qui non si boicotta nessuno», dice Pietrangelo Buttafuoco all’apertura ufficiale della 60esima Mostra Internazionale d’Arte di Venezia, un discorso dai toni alti cui non eravamo abituati. Eppure, a poca distanza, un gruppo di manifestanti, saranno state un centinaio di persone, hanno inscenato una manifestazione di fronte al Padiglione d’Israele al momento ancora chiuso, raggiungendo gli spazi di Stati Uniti e Germania. (Liberoquotidiano.it)