Il 25 aprile a Casa Cervi, Landini firma e dà il via alla campagna referendaria: “Io candidato in Emilia Romagna? Voglio rafforzare la Cgil”

il Resto del Carlino INTERNO

Reggio Emilia, 25 aprile 2024 – Una folla innumerevole ha invaso i campi rossi di Casa Cervi a Gattatico. Le code per il cibo e per entrare nel museo sono state lunghissime già dal mattino presto. I fazzoletti al collo tricolore e rossi dei Cervi hanno sventolato nell’aria per tutta la giornata, moltissimi i giovani, le mamme e i babbi con i figlioletti. Gli organizzatori di casa Cervi hanno dato vita a una festa di Liberazione che ha richiesto mesi di preparazione: 5.200 panini, 600 chili di pasta per gnocco, bibite, birra e vino. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

Ed è un insulto anche per tutti i volontari che per una settimana hanno lavorato senza sosta per organizzare una manifestazione così grande e così bella, non era facile né scontato. Un atto simile di per sé è una vergogna inaudita, figuriamoci poi se messo in atto in quel luogo e in quel giorno. (il Resto del Carlino)

È tardi e a Gattatico sono tutti stanchi ma sorridenti, si raccolgono le fatiche e i soldi della giornata. E proprio con l’incasso – oltre 80mila euro – due collaboratori dell’Istituto raggiungono il parcheggio per andare in una banca a mettere al sicuro la somma, versandola in una cassa continua. (il Resto del Carlino)

L’aggressione fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze sulle persone, ma in pochissimi secondi è andato in fumo buona parte del ricavato di uno splendido 25 aprile, il lavoro di tantissimi volontari, dei collaboratori di Casa Cervi, e l’entusiasmo di un pubblico partecipe e generoso. (Redacon)

Roma, 26 apr – Finito il circo del 25 aprile si contano i danni: dagli gli scontri a Roma e Milano tra antagonisti e Brigata Ebraica arriviamo al furto avvenuto giovedì sera ai danni di una collaboratrice dell’Istituto Cervi. (Il Primato Nazionale)

«Uno schiaffo a tutto il popolo di Casa Cervi, che continua ad essere nel mirino, 80 anni fa incendiata dai fascisti, oggi bersaglio di questa aggressione». Albertina Soliani, presidente dell’Istituto dedicato al padre dei sette fratelli antifascisti fucilati dai repubblichini a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943, descrive così il furto subito la sera del 25 aprile. (il manifesto)

Lo fanno sapere da Casa Cervi, a Gattatico in provincia di Reggio Emilia, animata ieri da circa 10.000 presenze. «Ieri sera, poco prima delle 23, al termine di un'altra edizione particolarmente intensa della festa della Liberazione, un gruppo di malviventi ha aggredito una nostra dipendente e un collaboratore, rubando l'incasso dell'intera giornata di festa». (Corriere)