Stellantis Melfi: preoccupazione per l’indotto

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I problemi di approvvigionamento dei semiconduttori di Stellantis hanno sortito conseguenze evidenti sullo stabilimento di San Nicola di Melfi, costando una flessione del 17 per cento, tra le maggiori dell’intero gruppo.

Le proiezioni lasciano ipotizzare il quinto anno consecutivo di calo con una perdita tra le 200 mila e le 220 mila vetture.

Nello specifico, secondo il report diramato qualche ora fa, il crollo più pesante in termini di volume è quello verificatosi a Melfi. (ClubAlfa.it)

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Ma ci sono due stabilimenti, in particolare, che hanno sofferto nella prima parte del 2022: Melfi, ove vengono assemblati i modelli Fiat 500x, Jeep Compass e Jeep Renegade; Atessa, capitale dei veicoli commerciali del gruppo multinazionale. (FormulaPassion.it)

Si allontana l'obiettivo di un milione di vetture. Fim-Cisl prevede dunque che nel 2022 si perderanno circa 200mila/220mila vetture rispetto alle potenzialità produttive generate dagli ordini acquisiti. (Milano Finanza)

– NUOVO SEGRETARIO GENERALE DELLA CEI. Questa mattina, presso l’Aula magna del Seminario diocesano, è stata annunciata la nomina di monsignor Giuseppe Baturi a nuovo Segretario generale della Cei. Il nuovo incarico di monsignor Baturi potrà consolidare la partecipazione della diocesi cagliaritana nel contesto del cammino della Chiesa italiana». (Sardegna Reporter)

ura (Pd), nomina Baturi soddisfazione per tutti i sardi. advertisement. L’autorevolezza e la capacità di interlocuzione dei vescovi italiani in questo passaggio difficile per il Paese rappresentano un importante valore sociale”. (Sardegna Reporter)

In base ai dati del primo semestre, il sindacato stima che Stellantis potrebbe perdere tra 200 mila e 220 mila veicoli nel 2022, ha affermato Ferdinando Uliano, capo del sindacato FIM Cisl. Ti potrebbe interessare: Stellantis: il mercato crollerà se le auto elettriche non diventeranno più economiche secondo il gruppo automobilistico (ClubAlfa.it)

«Le preoccupazioni maggiori sono quelle legate all’indotto - dice - Serve capire se dobbiamo riconvertire le aziende ed evitare che ci sia una emorragia occupazionale» Non si raggiungerà la produzione del 2021 e molto probabilmente nel 2023 la produzione sarà intorno alle 150mila unità. (La Gazzetta del Mezzogiorno)