Bollette, c'è il bonus salva-famiglie: decreto da 3,5 miliardi per frenare i rincari

ilmessaggero.it ECONOMIA

Fino a ieri sera Palazzo Chigi e Tesoro, con il supporto tecnico dell’Authority dell’energia, hanno continuato a fare i conti.

Ma il governo è anche pronto a stanziare 900 milioni di euro per rifinanziare il fondo Inps per i lavoratori in quarantena

Con i 3-3,5 miliardi di stanziamento si dovrebbe riuscire a ridurre l’incremento poco sotto al 30 per cento.

Mercoledì 22 Settembre 2021, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 05:12. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

I conti esatti dello stanziamento, probabilmente, continueranno ad essere fatti fino a questa sera per provare ad alzare l’asticella il più possibile. Fino a ieri sera Palazzo Chigi e Tesoro, con il supporto tecnico dell’Authority dell’energia, hanno continuato a fare i conti. (ilgazzettino.it)

Il governo lavora alle misure per evitare l’aumento delle bollette. Bonus bollette 2021 e Isee: come richiederlo, a chi spetta. Il bonus bollette 2021, già operativo dal primo luglio, è riconosciuto in base all’Isee e gli sconti vengono riconosciuti automaticamente, senza che si debba presentare domanda. (Corriere della Calabria)

Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. (LaPresse) – “In assenza di un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. (LaPresse)

E’ quella su cui si basa la concorrenza nel mercato libero. Le altre voci sono infatti tutte uguali per tutti gli operatori, sia del mercato libero che del mercato tutelato, stabilite da Arera trimestralmente. (LaPresse)

Il decreto per calmierare i costi delle bollette di luce e gas in vista degli aumenti fino al 40% dell’autunno è atteso al Consiglio dei ministri di questo pomeriggio. Risorse che andranno a ridurre di un terzo i quasi 10 miliardi di euro che comporteranno i rincari, con il nodo delle coperture non del tutto risolto. (Open)

Infatti, crescono le voci di un possibile rinvio al 28 settembre, quando sul tavolo di Palazzo Chigi molto probabilmente ci sarà da esaminare la Nota di aggiornamento al Def. «Bisogna che il governo intervenga non solo su luce e gas, ma anche sul caro benzina, riducendo le accise sui carburanti», avverte l'Unione nazionale consumatori (Il Messaggero Veneto)