Argentina, accordo con i creditori sulla ristrutturazione di 65 miliardi di debito

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Quest’anno, per la seconda volta in due decenni, l‘Argentina non ha ripagato gli interessi dovuti andando così in default tecnico.

Inoltre, l’Argentina non sosterrà alcuna spesa in relazione alla transazione, che sarà coperta esclusivamente dai titolari delle obbligazioni ricevute nell’ambito dell’invito modificato.

D’altra parte, le obbligazioni in dollari ed euro del 2038 inizieranno ad essere ammortizzate a partire dal luglio 2027 e scadranno nel gennaio 2038.

L’accordo dei creditori è “espressamente subordinato all’inclusione di questi aggiustamenti proposti nei nuovi documenti obbligazionari argentini”. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gli analisti stimano che dopo gli ultimi aggiustamenti realizzati dal governo argentino, l'accordo è stato raggiunto sulla base del riconoscimento di un valore medio con i nuovi titoli di 54,8 dollari per ogni 100 di valore nominale dei vecchi bond. (La Stampa)

E cioè perfino BlackRock, ma anche Fidelity, Monarch, Gramercy, Pharo Managment, Redwood Capital, Oaktree Capital, VR Capital, HBK, Pimco, Mangart Capital, Amundi, BlueBay, Rowe Price, Western Asset Management, Wellington, Alliance Bernstein e Cyrus. (Gaucho News)

Dopo mesi di estenuanti trattative, il governo di Buenos Aires ha trovato l’accordo con tre gruppi di creditori per ristrutturare il proprio debito di circa 65 miliardi di dollari. Inoltre, questo accordo permette all’Argentina di tornare sul mercato con l’emissione di nuovo debito e di intavolare trattative con il Fondo monetario internazionale per chiedere ulteriori prestiti. (Yahoo Finanza)

La paura è che in realtà sia solo l’ennesima puntata di una telenovela che ancora non volge al termine. Infatti è stata prolungata la durata dell’offerta di Buenos Aires, che mira a scambiare obbligazioni estere per 66,238 miliardi di dollari, da oggi fino al 24 agosto. (Finanza.com)

Il Fondo monetario internazionale ha stimato che l’economia argentina calerà di un ulteriore 10 per cento quest’anno. A fronte del debito non saldato e degli interessi non pagati, l’Argentina emetterà nuovi titoli di stato per ripagare i creditori. (Vatican News)

Bond Argentina, adesioni in crescita alla controproposta dei creditori. Bond Argentina in forte rialzo. In altre parole, gli obbligazionisti oggi pretendono che i termini fissati dall’accordo vengano scolpiti sulla roccia e che non siano soggetti a nuove revisioni peggiorative, uno scenario non improbabile, dato che quello in corso è il secondo default effettivo (terzo, compreso quello “tecnico” del 2014) dal 2001. (InvestireOggi.it)