LE IMPRESE SI “RUBANO” I DIPENDENTI PIU' BRAVI.

Radio Più INTERNO

RNI DALLE DIMISSIONI, IL 56% DEI LAVORATORI VENETI TROVA UNA NUOVA OCCUPAZIONE Dopo l’avvento della pandemia, anche il nostro mercato del lavoro ha subito delle importanti trasformazioni. Moltissimi imprenditori veneti della manifattura, delle costruzioni e dei servizi, ad esempio, da tempo faticano a trovare profili con competenze adeguate. Pertanto, mai come in questo momento hanno la necessità di fidelizzare i propri collaboratori attraverso il rafforzamento di una serie di comportamenti già in atto da qualche anno, come: la corresponsione di retribuzioni più elevate; la trasformazione dei contratti a termine a tempo indeterminato; la possibilità di consentire ai dipendenti orari di lavoro più flessibili; il ricorso a strumentazioni professionali più innovative; avanzamenti di carriera; l’implementazione di benefit e di welfare aziendale. (Radio Più)

Ne parlano anche altri giornali

Secondo un'analisi condotta dall'Ufficio studi della Cgia, Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre, basata sul rapporto Bes (Benessere Equo Sostenibile) dell'Istat, la Lombardia si conferma come leader in Italia per la qualità del lavoro e per il benessere aziendale. (QuiFinanza)

Al Sud questa esigenza è meno avvertita e la Sicilia, in particolare, è in coda alla classifica della qualità della vita lavorativa. Seguono la Provincia di Bolzano e il Veneto; e poi la Provincia di Trento, il Piemonte e la Valle d’Aosta. (Giornale di Sicilia)

Archivio (Avvenire)

Lavoro, le aziende cercano il più possibile di fidelizzare i lavoratori Dopo l’avvento della pandemia, come riferito da una recente indagine della Cgia di Mestre, anche il nostro mercato del lavoro ha subito delle importanti trasformazioni. (Prima Venezia)

Male al Mezzogiorno ad eccezione della Sardegna. In fondo alla classifica la Sicilia, la Calabria e la Basilicata. (Il Lametino)

Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)