Caporalato sui rider: revocato il commissariamento di Uber Italy

askanews ECONOMIA

Così oggi è arrivata la revoca

Il commissariamento di Uber Italy era scattato il 29 maggio scorso nell’ambito dell’inchiesta per caporalato sui rider che vede indagate 10 persone, tra cui la manager Uber Gloria Bresciani.

(askanews) – Uber Italy non è più una società commissariata.

La gestione della società passo sotto il controllo dell’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale che negli ultimi mesi ha adottato una serie di protolli interni “idonei a impedire reati come lo sfruttamento dei lavoratori”, assumendo un atteggiamento “sensibile ed efficiente” sotto il profilo della sicurezza e della tutela dei rider. (askanews)

La notizia riportata su altri media

Advertisements. La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia, ha revocato l’amministrazione giudiziaria che era stata disposta il 29 maggio 2020 per Uber Italy per caporalato sui rider nel servizio Uber Eats. (Corriere Quotidiano)

"I risultati dello studio - ipotizzano - suggeriscono che il virus può diffondersi dalle superfici oculari all'organismo". Sars-CoV-2, sottolineano gli autori del lavoro, può essere rilevato sulle superfici oculari di pazienti con Covid-19 anche quando il tampone nasofaringeo è negativo. (Yahoo Notizie)

Lo si legge in un passaggio del decreto con cui i giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano hanno revocato l’amminitrazione giudiziaria per Uber Italy. (LaPresse) – Le condizioni applicate da Uber Italy ai propri rider – migliorative rispetto a quelle del contratto nazionale siglato tra Assodelivery e UGL soprattutto per quanto riguarda i pagamenti delle corse – verranno applicate a tutte le piattaforme che aderiscono all’associazione di categoria, ossia Glovo-Foodhino, Deliveroo e Uber Italy. (LaPresse)

Una decisione arrivata dopo la richiesta del pm Paolo Storari, titolare dell’inchiesta sui caporali digitali che il 29 maggio scorso portò, appunto, al commissariamento. (Corriere Delle Alpi)

Il caso Uber, hanno scritto i giudici (Roia-Tallarida-Pontani), è stato "l’occasione" per intervenire "in un settore di mercato di grande. Torna ad operare in piena autonomia, senza più gli amministratori giudiziari ad affiancare il management, Uber Eats Italy, filiale italiana del colosso del delivery che era stata commissariata il 29 maggio 2020 per caporalato sui rider. (IL GIORNO)