Bce alza i tassi dello 0,50%, nuovo aumento a marzo

Adnkronos ECONOMIA

Nessuna sorpresa dalla prima riunione del 2023 del Consiglio direttivo della Bce che ha deciso di rialzare i tassi di riferimento dello 0,50%, sempre nell'ottica di combattere un'inflazione che resta troppo elevata. Il nuovo ritocco porta i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3%, quello sui prestiti marginali al 3,25% e quello sui depositi presso la banca centrale al 2,50%, con effetto dal prossimo 8 febbraio. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Il portafoglio della Bce costituito dagli asset che la Bce ha acquistato negli ultimi anni, debiti sovrani inclusi BTP e corporate bond, scenderà di 15 mld di euro al mese, attraverso il piano QT-Quantitative Tightening. (Finanzaonline.com)

Come annunciato, nella seduta del 2 febbraio il Consiglio direttivo della BCE ha innalzato di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento, prevedendo ulteriori incrementi per arrivare a centrare l’obiettivo di medio termine di ridurre l’inflazione al 2%. (PMI.it)

Inoltre ha già annunciato che a marzo alzerà i tassi di altri 50 punti base, per poi valutare (Agenzia askanews)

“In tutti gli scenari ragionevoli, sono necessari rialzi dei tassi significativi”. Così la presidente Christine Lagarde, nella conferenza stampa successiva al rialzo dei tassi da parte della Bce, presenta un volto sempre più hawkish. (Finanza.com)

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Francoforte, 02 feb - La Bce ha annunciato oggi un nuovo aumento dei tassi di interesse di 50 punti base. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale salgono di conseguenza rispettivamente al 3%, al 3,25% e al 2,50%. (Il Sole 24 ORE)

Il comunicato stampa del Consiglio direttivo dell’Istituto di Francoforte precisa che la banca centrale “continuerà ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% nel medio termine”. (Wall Street Italia)