Spread Btp/Bund chiude a 159 punti oggi 17 gennaio

Sky Tg24 ECONOMIA

L’andamento del 16 gennaio. Ieri, giovedì 16 gennaio, lo spread aveva aperto a 159,7 punti base, stabile rispetto ai 160 della chiusura di mercoledì.

Lo spread tra Btp e Bund (COS'È), oggi, venerdì 17 gennaio, chiude in calo a 159 punti base dai 165 della chiusura del giorno precedente e con il rendimento del titolo decennale italiano all'1,37%.

La peggiore era stata Londra (-0,4%) a 7.609 punti, seguita da Francoforte che era rimasta piatta (-0,02%) a 13.429 punti. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

L’Italia presenta ancora un rating investment grade, mentre il rating sul debito della Grecia è ben quattro gradini inferiore. Il referendum promosso da otto consigli regionali guidati dal centrodestra proponeva il passaggio a un sistema maggioritario puro con l’abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi. (Finanzaonline.com)

Sorprese non proprio impossibili, visto che altri analisti di altre banche di investimento temono il fattore shock Italia. Gli esperti di Credit Suisse fanno notare che la crescita del Pil pro-capite dell’Italia è la più debole in Europa; che l’Italia nel commercio sta perdendo quote di mercato; che il paese presenta un contesto demografico molto sfidante. (Finanzaonline.com)

Il BTP 2050, titolo emesso da pochi giorni e piazzato sul mercato sta andando letteralmente a ruba. Il BTP 2050 a 30 anni, rimpiazza quello con scadenza settembre 2049 che prometteva un tasso fisso del 3,85%. (Notizie Ora)

La decisione ha ridotto la probabilità di elezioni anticipate, spingendo in calo il tasso del Btp decennale di cinque punti base all'1,34%. Sul fronte macro, in mattinata è stata pubblicata la lettura finale dell'inflazione di dicembre, relativa all’Eurozona. (Milano Finanza)

Ora, se non si vuole eccedere con il rischio duration, rimanendo nell'alveo dei Paesi sviluppati, "non resta che accettare il rischio credito. Al momento la forbice dei rendimenti tra Italia e Germania scambia a 158,8 punti base. (Milano Finanza)

Più dei due terzi del collocamento è stato sottoscritto da fund manager (67,9%), mentre le banche ne hanno sottoscritto il 13,3%. Tra gli investitori esteri, di rilievo è stata in particolare la quota sottoscritta da investitori residenti nel Regno Unito (18,3%) e dagli investitori nordamericani (15,1%). (Yahoo Finanza)