Draghi, ipotesi Bruxelles: Macron il primo sponsor ma Salvini alza il muro

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– La candidatura di Mario Draghi non c’è, ma è come se ci fosse. O almeno, tutti la danno per scontata. Senza scoprirsi troppo né per spalancare né per chiudere le porte, perché parlare della candidatura alla presidenza della Commissione europea prima del voto è impossibile. Chi si espone è Emmanuel Macron, principale sponsor in Europa dell’ex premier: "È un amico formidabile, è stato un grande presidente del Consiglio, ma le nomine si fanno il giorno dopo le elezioni". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

«Assolutamente sì. A partire dalla messa a terra delle risorse del Pnrr, investimenti e riforme, che in una parola significano credibilità». «Chi lo conosce sa che non è un leader che si auto-candida. La sua è una scossa per un’Ue che sia all’altezza delle sfide e dei pericoli che ha davanti, la guerra in Ucraina, la necessità di una Difesa europea, lo shock energetico e le migrazioni. (Azione)

Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti qualificate, il presidente francese Emmanuel Macron è irritato con Ursula von der Leyen per le posizioni sui migranti della presidente della Commissione Ue e in particolare per i viaggi a Tunisi con Giorgia Meloni». (Tempi.it)

Il percorso segnato da Draghi sulla competitività europea fallirà. Il lato positivo è che forse, finalmente, potremo prendere atto della crisi della globalizzazione. (Il Fatto Quotidiano)

Tanto per cominciare, la sede era una fantomatica Conferenza ad alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali, riunita per firmare una altrettanto fantomatica Dichiarazione di La Hulpe sul futuro del pilastro europeo dei diritti sociali: non proprio il forte di Sua Competenza, l’affamatore di bambini greci. (Nicola Porro)

Così scrive l’agenzia Ansa, nel servizio in lingua inglese: (L'HuffPost)

La presidente Ursula von der Leyen è stata ricandidata alla guida della Commissione. Ma gli ultimi interventi di Mario Draghi lo hanno rilanciato per un nuovo ruolo europeo, forse proprio al posto dell'ex ministra alla Difesa tedesca. (Euronews Italiano)