Cosa causerà la prossima devastante crisi finanziaria?

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Come limitare i rischi. Il report non si è limitato soltanto a prevedere che la prossima imponente crisi finanziaria sarà causata dal cambiamento climatico.

La prossima crisi finanziaria sarà devastante, stando alle ultime previsioni formulate dalla Banca dei Regolamenti Internazionali.

La crisi finanziaria di cui parla il rapporto è già stata ribattezzata come un cigno verde, diverso dunque dai cigni neri tradizionalmente simboleggianti funesti eventi economico-finanziari. (Money.it)

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In altre parole, una nuova crisi finanziaria globale innescata dal cambiamento climatico renderebbe le banche centrali e finanziarie supervisori impotenti. I cambiamenti climatici rappresentano una sfida senza precedenti per la governance dei sistemi socioeconomici. (QuiFinanza)

Dal cigno nero al cigno verde. Insomma, pare che anche il mondo della finanza e delle banche abbia ceduto il passo all'isteria "gretina" sulla fine imminente del mondo. (ilGiornale.it)

Il cigno nero è un evento, finanziario e non solo, assolutamente imprevedibile e capace di avere ricadute ed effetti significativi. Rischi globali, perché il cigno verde potrebbe surclassare quello nero L’evento imprevedibile capace di mandare in crisi il sistema finanziario potrebbe essere di natura climatica secondo diversi think tank e policymaker di Vitaliano D'Angerio e Andrea Gennai. (Il Sole 24 ORE)

Per esempio, la recente crisi della zona euro è passata attraverso una Sudden Stop, una crisi di debito pubblico e una crisi bancaria. Impatto sull’economia. Le crisi finanziarie, da qualunque parte arrivino, hanno chiaramente forti effetti sull’attività economica e possono scatenare recessioni, ci spiega il Fondo Monetario Internazionale. (Advise Only)

A lanciare l’allarme è stata la Banca dei regolamenti internazionali, istituzione regolatoria di supporto alle banche centrali del mondo e al Financial Stability board: nel rapporto «Cigno verde. Un fatto imprevisto (e per questo estremamente pericoloso), legato ai cambiamenti climatici e potenzialmente distruttivo per i mercati finanziari mondiali. (Corriere della Sera)

Secondo le rilevazioni dei consulenti McKinsey la quota del debito a lungo termine delle società con un tasso di copertura degli interessi è scesa sotto l’1,5%. Sono trascorsi tanti anni da quando a cavallo fra il 1997 e il 1998 la crisi del debito asiatico aveva fatto tremare il mondo. (Money.it)