La Georgia in piazza contro la "legge russa" che l'allontana dall'Ue

ilGiornale.it ESTERI

Una legge che allontana la Georgia dall'Europa e la avvicina a Mosca. Questo il significato della norma approvata ieri dal parlamento di Tblisi in prima lettura, definita degli «agenti stranieri». Una norma controversa contro la quale da tre giorni i georgiani manifestano a migliaia davanti alla sede del Parlamento. Se verrà approvata definitivamente - cosa probabile visto che ieri ha incassato 83 sì e nemmeno un no - imporrà ai media e alle organizzazioni non commerciali di registrarsi come sotto influenza straniera se ricevono più del 20 per cento dei loro finanziamenti dall'estero. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Le Nazioni Unite hanno espresso grave preoccupazione per l'escalation di violenza in Cisgiordania, chiedendo che le forze di sicurezza israeliane smettano "immediatamente" di sostenere gli attacchi dei coloni contro i palestinesi nel territorio occupato. (raiplaysound.it)

Il disegno di legge prevede che le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero debbano registrarsi come agenti di influenza straniera, sulla falsa riga di quanto già fatto dall'Ungheria di Viktor Orban e dalla Russia di Vladimir Putin. (Today.it)

È l’emendamento che obbliga media, ong, organi d’informazione e movimenti civili a registrarsi in un elenco di “agenti stranieri” se il 20% dei loro fondi arriva dall’estero. In Georgia la chiamano tutti così: “La legge russa”. (Il Fatto Quotidiano)

Presentata dal partito al governo, il filorusso Sogno Georgiano, ha già ottenuto l'approvazione della prima lettura in parlamento e rischia di produrre ripercussioni decisive sulle prospettive di adesione del paese alle istituzioni euro-atlantiche. (Italia Oggi)

In una votazione boicottata dall'opposizione, il partito al governo Sogno georgiano ha votato 83 voti a zero a favore della legge, che secondo i manifestanti è repressiva e potrebbe minacciare il riavvicinamento della Georgia all'Unione Europea. (Il Messaggero Veneto)

Quelle andate in scena ieri sera (15 aprile) assomigliano molto alle manifestazioni del 7-8 marzo 2023, anche se su scala leggermente ridotta, in particolare per lo stesso spirito europeista e le stesse rivendicazioni di opposizione a una legge che ricorda in modo inquietante quella in vigore nella vicina e temuta Russia. (EuNews)