L'appello del cardinale Gugerotti per la Colletta del Venerdì Santo

Terrasanta ESTERI

(g.s.) – Parte dalla guerra che in questi mesi stravolge la Terra Santa la lettera che il cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, indirizza dal Vaticano ai vescovi di tutto il mondo per raccomandare l’annuale appuntamento con la Colletta pro Terra Sancta. Datata Mercoledì delle Ceneri 2024, la missiva è stata resa pubblica lo scorso 8 marzo. La guerra, vi scrive il cardinale, tiene lontani da Gerusalemme tanti pellegrini «mentre gli abitanti della Terra Santa continuano a soffrire e a morire». (Terrasanta)

Su altri giornali

Le offerte raccolte durante le celebrazioni del giorno in tutte le chiese sostengono i Francescani della Custodia nella conservazione dei Luoghi Santi e nelle attività pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali che favoriscono la presenza cristiana nell’area (Diocesi di MIlano)

Di Gian Guido Vecchi La lettera di Francesco in occasione della Settimana Santa di Pasqua che cita Paolo VI, il primo Papa pellegrino in Terra Santa nel 1964 (Corriere della Sera)

«La giornata di Terra Santa costituisce un’importante occasione pastorale, una preziosa opportunità per sensibilizzare i fedeli sulla realtà della Chiesa che vive nei Luoghi Santi, dove Gesù ha compiuto l’opera della nostra redenzione”, dichiara Mons. (Zonalocale)

«Non siete soli e non vi lasceremo soli, ma rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità operosa, sperando di poter tornare presto da voi come pellegrini, per guardarvi negli occhi e abbracciarvi, per spezzare il pane della fraternità e contemplare quei virgulti di speranza cresciuti dai vostri semi, sparsi nel dolore e coltivati con pazienza». (Diocesi di MIlano)

Il Santo Padre, pellegrino in Terra Santa nel 2014, cercò di fare incontrare il presidente dello Stato d’Israele, Shimon Peres e il presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen. (L'Osservatore Romano)

“Non siete soli e non vi lasceremo soli, ma rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità operosa, sperando di poter tornare presto da voi come pellegrini, per guardarvi negli occhi e abbracciarvi, per spezzare il pane della fraternità e contemplare quei virgulti di speranza cresciuti dai vostri semi, sparsi nel dolore e coltivati con pazienza”. (La Voce del Popolo)