AstraZeneca o Pfizer: quali sono le indicazioni seguite per la somministrazione dei vaccini

CiaoComo ECONOMIA

Al link https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19 di AIFA sono disponibili le informazioni più rilevanti sulle attività di farmacovigilanza sui vaccini anti COVID-19, in particolare:

A queste categorie è appropriato offrire un vaccino amRNA (allo stato attuale i vaccini Comirnaty e Moderna).

In particolare, il terzo Report sulla farmacovigilanza sui vaccini di AIFA, presenta un quadro aggiornato delle reazioni segnalate ai diversi vaccini (comunicato stampa di AIFA consultabile sul sito). (CiaoComo)

Ne parlano anche altri giornali

Una circolare del ministero della Salute indica quali sono sono le categorie a rischio, “persone estremamente vulnerabili”, per le quali “viene raccomandato preferenzialmente l’utilizzo di vaccini anti-Covid a mRNA” (e quindi Pfizer e Moderna) e non il vaccino AstraZeneca. (Gazzetta del Sud)

E, di nuovo, le varianti avranno un ruolo fondamentale”, ha detto Bourla “Uno scenario probabile è che ci sarà bisogno di una terza dose, più o meno tra 6 e 12 mesi” dopo la seconda. (Lifestyleblog)

La terza dose non andrà a pesare sul piano vaccinale attuale andando così a creare più ritardi. Detto questo, i trattamenti in questo modo potrebbe non proteggerebbero in modo permanente e servo altro per raggiungere tale step. (FocusTECH)

E' il ceo della Pfizer, Albert Bourla, a delineare il quadro nelle dichiarazioni alla Cnbc. Il ritorno alla normalità. Secondo il Ceo della Pfizer sono reali le possibilità di un ritorno alla normalità entro l'autunno:. (ROMA on line)

E alla domanda sul “ritorno alla vita di prima”, spiega: “Vita di prima in autunno? “Uno scenario probabile è che ci sarà bisogno di una terza dose, più o meno tra 6 e 12 mesi dopo la seconda dose. (Oggi Scuola)

In gran parte, le tipologie di malattie prese in considerazione sono le stesse assunte per le persone estremamente vulnerabili, «ma il livello di gravità considerato è inferiore». Nel caso di minori estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati «vanno vaccinati i relativi genitori, tutor o affidatari». (Gazzetta del Sud)