PA, 3,2 milioni dipendenti nel 2020: minimo storico degli ultimi 20 anni

QuiFinanza INTERNO

Come dimostra l’esperienza del Covid, è necessario rendere la forza di lavoro pubblica capace di governare e pianificare l’incertezza e sostenere la ripresa”

editato in: da. (Teleborsa) – La Pubblica Amministrazione italiana al 1° gennaio 2021 conta 3,2 milioni di dipendenti, 31 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,97%), il minimo storico degli ultimi 20 anni.

Intanto sono arrivati a 3,03 milioni i pensionati da lavoro pubblico, in un rapporto di 94 pensioni erogate ogni 100 contribuenti attivi. (QuiFinanza)

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Seguono Torino, con 9,9 dipendenti ogni 1000 abitanti, Genova (8,6), Roma (8,34), Catania (8,2),, Cagliari (8), la già citata Napoli (6) e Bari (5,5). A metà classifica, in linea con la media nazionale di 8,23 dipendenti ogni mille abitanti, troviamo: Umbria (8,82), Emilia Romagna (8,70), Basilicata (8,4), Toscana (8,3) e Marche (8,1). (NapoliToday)

Lo segnala una ricerca sul lavoro pubblico presentata in apertura del Forum Pa All’inizio del 2021 i dipendenti pubblici in Italia erano 3,2 milioni, in calo di 31.000 unità rispetto al 2020 e al minimo storico negli ultimi 20 anni. (Il Sole 24 ORE)

Una grande fetta della Pubblica amministrazione, il 58% del totale che lavora nell’istruzione e nella sanità, si è trovata a lavorare sulla linea di fuoco. A questo proposito l'evento di Scenario ha visto l’intervento di apertura del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. (Today)

Si è però aperta però una nuova stagione dei concorsi, con lo sblocco delle prove selettive e un’importante semplificazione delle procedure, destinati ad accelerare l’inserimento di personale necessario a garantire il funzionamento della macchina pubblica. (Corriere della Sera)

Inoltre, le differenze territoriali e i differenti livelli di maturità digitale legati alla dimensione demografica costituiscono un forte richiamo alla necessità di promuovere una transizione digitale quanto più omogenea ed inclusiva, che tenda ad annullare le differenze territoriali ancora oggi presenti nel nostro Paese All’indirizzo https://www. (piacenzasera.it)

Le città più mature si collocano prevalentemente nelle regioni del Nord-ovest (15 comuni su 24 in fascia alta, 7 in quella intermedia) e del Nordest (17 comuni su 24 in fascia alta, 5 a livello medio) e presentano mediamente un’elevata densità abitativa. (QuiFinanza)